Stando almeno ai dati ufficiali, le tariffe sono scesi del 3,1% nel 2008. Ma per le associazioni dei consumatori quel ribasso è poca cosa
Stando almeno ai dati ufficiali, le tariffe sono scesi del 3,1% nel 2008. Ma per le associazioni dei consumatori quel ribasso è poca cosa
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Continuano ad arrivare statistiche incoraggianti per gli assicurati. Secondo Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania (l’associazione che rappresenta le Assicurazioni), le Rca sono calate del 3,1 nel 2008, data la raccolta premi di 13,1 miliardi di euro. Siamo quindi in presenza della contrazione più forte da quando assicurare l’auto è obbligatorio, cioè dal 1969.
Quali i motivi del ribasso? In parte, i consumatori sono andati a caccia di polizze più convenienti, sia attraverso i canali tradizionali (agenzie) sia su Internet: in questo caso, hanno stipulato polizze con i due tipi di Compagnia, ossia quella che ha agenti in carne e ossa e quella diretta, che vende soltanto attraverso il Web.
Tuttavia, i dubbi restano. Il primo timore è che siano sempre di più gli automobilisti a non assicurarsi: una spia della crisi economica. Il che porta a incassi inferiori per le Assicurazioni. Di qui, anche la crescita dei “pirati della strada“: privi di copertura assicurativa, provocano un incidente e poi non si fermano a soccorrere le vittime.
Un altro aspetto che lascia perplessi, sostengono le associazioni dei consumatori, è che l’indennizzo diretto (da febbraio 2007 si viene risarciti dalla propria Compagnia) avrebbe dovuto portare a ribassi tariffari molto più consistenti: le polizze italiane restano le più costose d’Europa. Un -3,1%, per giunta frutto di una media tra profili di qualunque rischio, non è un grande risultato. Forse è il caso che il Governo metta mano all’indennizzo diretto.