Grande delusione per il popolo ferrarista che ha visto il team italiano portare a casa un magro bottino dal Gran Premio della Malesia
Grande delusione per il popolo ferrarista che ha visto il team italiano portare a casa un magro bottino dal Gran Premio della Malesia
Smentendo il noto detto “non c’è due senza tre…” il giovane Sebastian Vettel ha letteralmente dominato il GP di Malesia precedendo il compagno di squadra in Red Bull Mark Webber scattato dalla pole position ma drasticamente infilato alla prima curva. Che Vettel avesse una marcia in più assieme alla sua Red Bull, si era già capito dalle prime due gare, in entrambe le quali era stato al comando sin dalla partenza ma era stato fermato da problemi tecnici. Ora, trovata anche l’affidabilità, per il ventenne dominatore la strada sembra tutta… in discesa. Chiaramente c’è rimasto male, e lo si è visto sul podio, il suo compagno Webber, infilato come un pollo alla prima staccata. Ma, come ha commentato nel dopo gara Vettel, anche tra compagni di squadra c’è e ci sarà sempre lotta, anche se ha aggiunto che Webber si è comportato in maniera sempre molto corretta.
Sul podio, oltre ai due piloti Red Bull, un terzo giovane, quel Nico Rosberg che corre con licenza tedesca e ha fatto felice il popolo Mercedes, ancora in attesa di una prova di forza del campionissimo Schumacher. quest’ultimo stava facendo una corsa accorta, quando si è reso conto che stava perdendo il dado di fermo di una ruota posteriore ed ha dovuto parcheggiare la sua F1 al bordo pista.
Ma che dire delle Ferrari? Ancora un inammissibile errore in prova da parte del muretto, dove si prendono le decisioni più importanti. Fidandosi ciecamente delle indicazioni del radar di Meteo France, che prevedeva un rallentamento della pioggia, alla Ferrari hanno deciso di aspettare e non fare uscire subito, al via delle prove, almeno una macchina per stabilire un primo rilevamento cronometrico. Peccando di presunzione, convinti di potercela fare lo stesso, in seguito hanno atteso troppo tempo, quando la pioggia invece di calare si è rinforzata. Col risultato di ottenere due tempi da qualifica oltre il ventesimo tempo.
Con questo handicap Massa (21°) è riuscito a partire meglio di Alonso ed è stato sempre davanti al compagno, che per aver chiesto troppo alla sua vettura ha finito per rompere il motore a due giri dalla fine. Con il risultato che Massa, che ha chiuso al settimo posto, ora si è portato al comando della classifica davanti ad Alonso ora appaiato da Vettel…[!BANNER]
Un bel regalo, non c’è che dire, che i ferraristi hanno fatto alla concorrenza, visto che lo stesso Alonso aveva dichiarato di voler portare più punti possibile in Europa.
Molto buona e costante la gara del polacco Kubica, sempre saldamente al quarto posto sino alla fine. Evidentemente le Renault non sono poi tanto male, visto che il compagno Petrov si è battuto per gran parte della gara con vetture blasonate. E una buona gara hanno fatto anche le Force India, con Sutil ma anche con Liuzzi, sempre veloce sino a quando non è stato costretto al ritiro per un problema meccanico.
Grandiosa è stata la gara di rincorsa di Hamilton con la McLaren, anche se ne ha fatte di tutti i colori, serpentine comprese, per liberarsi del russo Petrov.
Assieme alle Red Bull, certamente le migliori vetture del lotto, festeggiano anche le cugine Toro Rosso con la spagnolo Alguersuari giunto nono davanti a Hulkenberg. Per tornare agli italiani, detto di Liuzzi, possiamo ricordare che Trulli ha concluso all’ultimo posto a 5 giri da Vettel, dietro alle due Hispania Dallara di Chandock e Senna, anche loro al traguardo anche se con distacchi abissali