Fibra di carbonio a profusione per la nuova declinazione della Porsche Carrera GT proposta da Gemballa
Fibra di carbonio a profusione per la nuova declinazione della Porsche Carrera GT proposta da Gemballa
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Al primo sguardo ha subito qualcosa di familiare. Quel “certo non so che” che fa venire in mente qualcosa di già visto. Poi, guardandola con attenzione, è evidente: è una Porsche, la Carrera GT.
Ma non del tutto. La base è la Porsche Carrera GT, quel modello che già di per sé sarebbe esclusivo, sportivissimo, esaltante, ma il tuner tedesco Gemballa, ha pensato di renderla ancora più aggressiva e sportiva.
Il preparatore teutonico non è certo un novizio del genere: da 27 anni prepara, modifica, arricchisce le vetture di Zuffenhausen: 911 GT2 e Turbo, Cayenne, Cayman sono solo alcune delle auto passate sotto le mani esperte ed estreme dei preparatori Gemballa che ne hanno sempre portato al limite le caratteristiche. E non è un caso che a loro, due anni fa, si sia rivolto anche Samuel Eto’o, attaccante del Barcellona, per commissionare un’edizione speciale della sua Carrera GT.
Mirage fu il nome scelto per quel progetto che oggi viene ripreso ancora una volta con la nuova versione Carbon. Venticinque gli esemplari prodotti per questa supercar con numeri da brividi: 670 CV, 630 Nm di coppia massima, da 0 a 100 km/h in appena 3,7 secondi, da 0 a 200 km/h in 9,7 secondi. E una velocità massima superiore ai 335 km/h.
Esteticamente, la versione Carbon della Mirage di Gemballa regala emozioni forti: il bianco di fondo con sfumature nere e particolari rossi è la declinazione perfetta per questo tipo di auto.
Quattro corposi scarichi spuntano fuori dal retrotreno, proprio sotto ad un alettone più largo della vettura stessa. Un grosso scoop passa sopra il tettuccio e convoglia l’aria necessaria per raffreddare il poderoso V10 da 5,8 litri in questa versione estremizzata.
La vista laterale mozza letteralmente il fiato: grossi cerchi neri da 20 pollici con pneumatici 265/35 anteriormente e 335/30 al posteriore, da cui spuntano le pinze freno rosse in puro stile racing. All’interno, per tenere fede al nome, il carbonio è l’assoluto dominatore insieme a particolari racing come il volante sagomato e i sedili a guscio immersi in rifiniture in pelle e alluminio a volontà.