La terza “Tubolare Zagato”, commissionata da un collezionista tedesco, ha vinto il premio design al concorso. E’ un esemplare unico
La terza “Tubolare Zagato”, commissionata da un collezionista tedesco, ha vinto il premio design al concorso. E’ un esemplare unico
La palma di concept più bella (altri sinonimi è difficile trovarne) al Concorso di Villa d’Este è andato all’Alfa TZ3 Corsa realizzata da Zagato.
Alla vettura che rappresenta il terzo capitolo della famiglia “Tubolare Zagato”, dopo la TZ del 1963 e la TZ2 del 1965, è infatti stato conferito il “Concorso d’Eleganza Villa d’Este Design Award & BMW Group Design Award” .
La TZ3 ha “battuto” le altre contendenti: Spada Ts Codatronca Coupé, Bentley Continental Flying Star Shooting Brake allestita dalla Touring Superleggera, Ferrari P540 Superfast Aperta Roadster e Frazer-Nash Namir Coupé Hybrid disegnata dalla Italdesign Giugiaro.
Va detto, a onor del vero, che la TZ3, commissionata dal collezionista tedesco Martin Klapp, non ha il telaio tubolare in alluminio, ma una struttura in carbonio a bracci tubolari; la carrozzeria (questa, sì, in alluminio) è stata battuta a mano, per un peso complessivo di appena 850 kg.[!BANNER]
Sotto il cofano è stato installato un 4,2 litri V8 a carter secco, che eroga una potenza di 420 CV, derivato dal 4,7 da 450 CV della 8C Competizione. Il cambio è sequenziale a sei rapporti “Tractive”.
Così equipaggiata (e in virtù del peso e del favorevolissimo rapporto peso-potenza di 2,02 kg/CV) la TZ3 raggiunge una velocità di 300 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,5 secondi.
Il riconoscimento ottenuto a Villa D’Este è una testimonianza della bontà di un progetto senza tempo. La realizzazione di Zagato, infatti, è stata concepita dopo più di quarant’anni dalla TZ2, l’ultima “tubolare” costruita su meccanica Giulia Ti 1600 bialbero, che a sua volta costituiva una evoluzione “estrema” della TZ.