Unasca e Assobirra lanciano una campagna in 3000 autoscuole per istruire i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza
Unasca e Assobirra lanciano una campagna in 3000 autoscuole per istruire i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza
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La sicurezza non è mai troppa, soprattutto quando si parla di guida. Investire in sicurezza, secondo il principio del “prevenire è meglio che curare”, poi, è certamente una delle migliore spese che si possano fare.
Ecco dunque che in 3000 autoscuole italiane, da aprile, partirà un progetto che porterà nelle aule in cui si impara a guidare, anche l’informazione sui rischi collegati alla guida in stato d’ebbrezza.
La lotta alla guida sotto l’effetto dell’alcol, questa volta, parte dall’associazione di categoria delle autoscuole, la Unasca, e dall’Assobirra, unite per informare e istruire i giovani anche ad un consumo responsabile di sostanze alcoliche.
La campagna che si chiamerà “O bevi o guidi“, avrà il patrocinio del programma governativo “Guadagnare salute” e prevede lo svolgimento di un’ora di lezione incentrata su questo tema oltre alla distribuzione di opuscoli e volantini informativi. Inoltre, in 11 città-pilota, saranno distribuiti ai neopatentati diecimila alcol test.
Significativo il nome della manifestazione, che racchiude in sé l’unico comportamento davvero valido per evitare di essere pericolosi per sé o per gli altri quando ci si mette alla guida: non bere affatto.
Questo, infine, è solo il primo passo: Remo Pavone, presidente Unasca, infatti, in un’intervista concessa al portale della associazione Asaps, si augura che “nei test teorici di guida venga inserita anche una domanda sui rischi del guidare sotto l’effetto di alcol o droghe“.