Parziale marcia indietro. La decisione suscita comunque pareri contrastanti. Nelle prossime ore al voto per le modifiche al Cds
Parziale marcia indietro. La decisione suscita comunque pareri contrastanti. Nelle prossime ore al voto per le modifiche al Cds
Il parlamento oggi pomeriggio è atteso al voto sugli emendamenti alle modifiche del Codice della Strada. E al “caso auto blu”, la querelle sollevata nei giorni scorsi e relativa alla proposta di istituzione di una patente professionale per gli autisti delle vetture di servizio.
In pratica, sulla questione degli autisti delle auto blu il Parlamento ha fatto una parziale marcia indietro. E’ stata confermata la decisione di rilasciare agli autisti delle vetture di servizio alle istituzioni una seconda patente. Ma anche questa sarà a punti. Le infrazioni andranno a intaccare questo documento, la “patente privata” non sarà intaccata.
Come si poteva pensare, alla luce della diatriba sollevata al primo round, quando la proposta indicava che gli autisti delle auto blu sarebbero stati pressoché immuni dalle contravvenzioni, anche questa proposta di modifica al Testo sulla sicurezza – peraltro “passata” in tutta rapidità, con la giustificazione del relatore, il senatore Cosimo Gallo (PdL) di “salvaguardare” gli autisti delle 650.000 auto blu in Italia -, non suscita pareri del tutto positivi.[!BANNER]
Anche se la modifica all’emendamento è sostanziale. Non più “patente di servizio blindata”, ma a punti. Il risultato, però, cambia poco, soprattutto per i cittadini, che al contrario devono fare i conti ogni giorno con lo spauracchio della perdita dei punti dalla propria patente di guida.