Unrae, l’associazione che rappresenta le Case auto estere in Italia, auspica che i costi di gestione dei veicoli siano legati al loro utilizzo
Unrae, l’associazione che rappresenta le Case auto estere in Italia, auspica che i costi di gestione dei veicoli siano legati al loro utilizzo
Il presidente Unrae Loris Casadei ha commentato il mercato attuale dell’auto, lanciando alcune proposte di riforma strutturale del settore. “Occorre una fiscalità e costi di gestioni basati sull’uso e non sulla proprietà” ha detto il numero uno dell’associazione che rappresenta le 48 case automobilistiche estere che operano in Italia con 63 marchi (comprendenti anche bus, caravan e veicoli industriali e commerciali).
“Occorre una politica coordinata di rinnovo del parco delle autovetture, dei veicoli da lavoro e degli autobus per una maggiore sicurezza e un ambiente più pulito; una sostanziale semplificazione burocratica a beneficio di tutti, in particolare dei consumatori”.
Casadei ha parlato poi delle politica per le auto aziendali, che potrebbe condurre all’immatricolazione di 100.000 vetture all’anno se si mettesse ordine alla normativa fiscale, allineandola a quanto avviene negli altri paesi europei. Inoltre, la razionalizzazione dei costi d’uso delle automobili è un passo necessario, per fare in modo che l’onere e il conseguente gettito fiscale siano equamente distribuiti in base all’effettivo utilizzo del veicolo. [!BANNER]
A questo punto, il presidente ha toccato il tasto dolente delle elevate tariffe delle polizze rc auto italiane rispetto al resto d’Europa. Senza contare poi i costi relativi ai passaggi di proprietà a livelli intollerabili.
Laconici anche i commenti sui dati di vendite a livello nazionale, “Calati in maniera preoccupante con ripercussioni anche sui conti dello Stato, che a fine anno potrebbe ricevere quasi 2 miliardi in meno di Iva”.