Dal 1° luglio il pedaggio sulle autostrade italiane crescerà tra l’1,5 e il 5%. Contrarie naturalmente le associazioni dei consumatori
Dal 1° luglio il pedaggio sulle autostrade italiane crescerà tra l’1,5 e il 5%. Contrarie naturalmente le associazioni dei consumatori
Puntuale come il solleone o gli esodi sulle strade della Penisola ecco i rincari delle autostrade, che a partire dal 1° luglio prossimo colpiranno gli esausti automobilisti italiani già alle prese col caro carburante e con i premi assicurativi per responsabilità civile più alti d’Europa.
Anche se di lieve entità – tra l’1,5 e il 5% – i rincari hanno già fatto sobbalzare le associazioni consumatori, che hanno lanciato appelli al governo per evitare questa misura proprio alla vigilia delle vacanze estive.
“A essere colpiti dall’articolo 15 della manovra, che prevede una tassa che le concessionarie autostradali dovranno pagare all’Anas al fine di risanare il suo bilancio – dice il segretario nazionale dell’associazione dei consumatori Codici, Ivano Giacomelli – saranno ancora una volta i cittadini. Non bastano i tagli che la manovra ha imposto ai trasporti pubblici locali, che porteranno a un rapido aumento dei costi dei servizi. A ridosso dell’esodo estivo gli utenti si ritroveranno a pagare un altro inutile balzello sui pedaggi autostradali”.[!BANNER]
Il Codice ha portato a conoscenza l’esistenza di una clausola di protezione, presente nella convenzione tra Anas e Autostrade per l’Italia, attraverso la quale si permette di accollare agli automobilisti i rincari delle tasse applicate dalla legge. L’associazione ha annunciato di rivolgersi all’Antitrust.