Secondo un sondaggio Ipsos-Ania, 2/3 degli incidenti d’auto in Italia sono provocati dalla distrazione
Secondo un sondaggio Ipsos-Ania, 2/3 degli incidenti d’auto in Italia sono provocati dalla distrazione
Secondo un’indagine Ipsos-Ania, la distrazione alla guida è il primo fattore che provoca incidenti stradali. La onlus delle compagnie di assicurazione, che ha presentato il dossier “Gli italiani al volante. La distrazione alla guida tra realtà e percezione”, rivela che due terzi degli oltre 3,5 milioni di sinistri che avvengono ogni anno sulle strade della Penisola sono causati da sbagliate condotte di guida.
Tra le attività più pericolose al volante, compaiono l’uso del computer (90%) e del cellulare, sia quando è utilizzato per parlare (50%) che per mandare messaggi (76%). Anche fumare è giudicato molto pericoloso (60%), come pure mangiare e bere (82%).
Nonostante la percezione di questi rischi, la metà degli intervistati ammette di “sgarrare” mentre solo uno su quattro dice di telefonare utilizzando il vivavoce o l’auricolare. A seconda dell’età, cambiano anche le distrazioni: tra i 18 e i 24 anni ci si distrae con dispositivi tecnologici mentre chi ha più di 45 anni ammette soprattutto di leggere il giornale mentre guida. Cambiare i canali della radio o telefonare è un tipico comportamento delle persone tra i 25 e i 44 anni.[!BANNER]
In questi frangenti, infatti, i tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente utilizza un dispositivo elettronico si riducono del 50% e la soglia di attenzione si abbassa notevolmente e diventa simile a quella di chi guida con alcol in circolazione.