Mark Webber ha vinto il decimo appuntamento del mondiale di Formula 1. Sul tracciato inglese le Ferrari F10 concludono al 14° e 15° posto
Mark Webber ha vinto il decimo appuntamento del mondiale di Formula 1. Sul tracciato inglese le Ferrari F10 concludono al 14° e 15° posto
Non possiamo lamentarci. Anche se non ci sono stati sorpassi mozzafiato, il Gran Premio di Silverstone ci ha offerto un buon spettacolo grazie alle gare dell’australiano Mark Webber e dell’inglesino di colore Lewis Hamilton, rispettivamente primo e secondo al traguardo. I due protagonisti si son battuti a suon di giri veloci, non sono mai venuti a contatto tra loro, ma dopo la prima decina di tornate avevano già un vantaggio abissale.
Webber ha costruito il suo successo al via. Alla prima curva aveva già la gara in pugno, mentre il compagno di squadra-rivale Vettel, toccato leggermente da Hamilton, doveva entrare ai box per sostituire la ruota posteriore destra danneggiata.
Il ritmo imposto dai due è stato insostenibile da parte degli avversari, e il solo Jenson Button dalle retrovie, da 14° che era, è riuscito a rimontare decisamente sino alla quarta posizione, alle spalle di un positivo Rosberg che ha riportato la Mercedes sul podio, lasciando bene intendere che le chance del suo compagno di squadra Schumacher sono ormai definitivamente sparite.
Tra le squadre inglesi, certamente su un terreno a loro familiare, da segnalare la buona prestazione delle Williams, quinte con Barrichello e decima con Hulkenberg. E tra coloro che si sono impegnati in grande rimonte, oltre al già citato Button, anche Vettel che ha tenacemente inseguito sino ad agguantare i punti di un settimo posto alle spalle di un positivo Kobayashi al volante della Sauber.
Ma tutti noi ci aspettavamo di più dalle Ferrari, che dopo le giornate di prova avevano fatto capire che un pur lieve miglioramento c’era stato. Ma se Massa non è mai esistito, costretto anche ai box dopo una toccata da parte del compagno di colori Alonso, c’è da dire che lo spagnolo ha recitato una delle gare più penose della sua carriera. Partito malissimo, perdendo tre posizioni (pare anche per un problema alla frizione…) dopo la prima sosta ai box ha attaccato il polacco Kubica in maniera molto irruenta. Il pilota della Renault gli ha resistito, ed essendo leggermente avanti, ha impostato la traiettoria che gli spettava costringendo il ferrarista con le quattro ruote al di fuori delle linee bianche, in pratica a tagliare la chicane.[!BANNER]
Meraviglia molto che un fior di professionista come Alonso, che si è reso conto subito di aver tratto vantaggio dalla manovra, conoscendo come si presume il regolamento, non si sia fatto immediatamente da parte cedendo la posizione “rubata” al polacco. Lo spagnolo ha fatto “l’indiano” ed ha proseguito, aspettando che dal muretto, in dialogo via radio col direttore Charlie Whiting, gli risolvessero la questione. E anche se poi Kubica è stato costretto al ritiro per un guasto al differenziale, è arrivata, con la solita lentezza, la decisione dei commissari: drive through e gara quindi finita per il ferrarista, ancora una volta col compagno fuori dalla zona punti.
Mondiale finito per la Ferrari? Fernando Alonso sostiene gagliardamente che lui, e la Ferrari, lo possono ancora vincere. Con quale macchina, con quale strategia, ancora non si è capito. Sta di fatto che le cose stano andando di male in peggio. Prima della prossima gara, a Hockenheim, ci sono solo due settimane. Incrociamo le dita e continuiamo a sperare, magari nel battibecco tra i due favoriti della Red Bull. Anche se ci sembra molto improbabile che uno dei due, al volante ancora una volta della monoposto più performante, possa perdere questo mondiale 2010.