La storica carrozzeria milanese svela a Ginevra un vero capolavoro artigianale realizzato attingendo a piene mani dal suo glorioso passato.
La storica carrozzeria milanese svela a Ginevra un vero capolavoro artigianale realizzato attingendo a piene mani dal suo glorioso passato.
Touring Superleggera ha scelto i riflettori del Salone di Ginevra 2015 per presentare la sua ultima creazione battezzata Berlinetta Lusso, realizzata sull’ottima base della Ferrari F12. Lo storico atelier milanese ha utilizzato tutta la sua maestria artigianale per creare una sportiva estremamente esclusiva e dal forte sapore classico, in grado di richiamare i fasti del primo capolavoro firmato Ferrari, ovvero la 166 MM, realizzata grazie alla collaborazione di Carlo Felice Bianchi Anderloni, che prese la guida della Carrozzeria Touring nel lontano 1966.
Primo esemplare di una tiratura estremamente limitata di soli 5 esemplari, la Berlinetta Lusso presente a Ginevra è frutto dell’abile lavoro di Louis de Fabribeckers – designer della nuova generazione dell’Alfa Romeo Disco Volante – ed è stata realizzata su richiesta di un facoltoso cliente ed appassionato delle sportive del Cavallino Rampante, desideroso di trasformare la propria F12 in una supercar tre volumi dal gusto retrò.
La Berlinetta Lusso si distingue esteticamente per la sua livrea azzurra Nioulargue che si sposa alla perfezione con gli interni rivestiti in pelle color crema, regalando una vista d’insieme dal forte carattere retrò. Lunga 4.693 millimetri, larga 2.080 mm., alta 1.295 mm. e con un passo di 2.715 mm., la vettura guadagna alcuni centimetri rispetto alla F12 da cui deriva, senza dimenticare che rispetto a quest’ultima mantiene praticamente inalterati solo i proiettori. La vista anteriore si fa apprezzare per il lungo cofano motore dotato di due feritoie e per la grande bocca frontale impreziosita da una griglia cromata che lambisce il doppio splitter inferiore in fibra di carbonio. La fiancata, muscolosa e slanciata allo stesso tempo, si distingue per la lunga nervatura superiore che corre praticamente fino alla coda della vettura. Quest’ultima risulta particolarmente rastremata e si mostra come un vero e proprio capolavoro, grazie all’armonia delle sue forme esaltate da un lunotto delimitato da due pinne appena accennate.
L’intera carrozzeria è stata costruita utilizzando dodici differenti leghe di alluminio e fibra di carbonio, in modo da contenere il peso entro la soglia dei 1.525 kg e nello stesso tempo permettere di aumentare la rigidità torsionale di ben il 20%. Sotto il cofano troviamo il potentissimo V12 6.3 litri aspirato, capace di sprigionare 740 CV, più che sufficienti a spingere la vettura fino alla soglia dei 340 km/h e di farla schizzare da 0 a 100 km/h in soli 3,1 secondi.