Il team di Woking è costretto ad andare in ferie pur avendo una monoposto in crisi prestazionale
Il team di Woking è costretto ad andare in ferie pur avendo una monoposto in crisi prestazionale
Per un mese la F1 chiuderà i battenti, i piloti si rifugeranno in esclusive località turistiche e gli ingegneri lasceranno a casa i computer e i programmi della telemetria. Tutti in ferie dunque, ma con umori diversi; infatti, se Red Bull e Ferrari vedono la pausa come un lasso di tempo prezioso in cui ritrovare le energie perdute nell’ultimo scorcio di stagione, in Casa McLaren la faccenda è ben diversa.
Ne sa qualcosa Hamilton che non nasconde una certa preoccupazione per le prestazioni della sua monoposto e trova dannoso un break in questo momento del campionato. “Ad agosto tutti chiudono – spiega il campione anglocaraibico – ma mentre la Red Bull va in vacanza sapendo che ritroverà la stessa buona monoposto, noi invece non potremo sfruttare questo periodo di tempo per migliorare la nostra“.
Parole discordanti con le dichiarazioni del compagno di squadra Button decisamente più ottimista. “C’è del lavoro da fare per ridurre il gap con chi è davanti ma sono sicuro che ci riusciremo – spiega il pilota inglese – è fantastico aver ottenuto due vittorie e tre podi fin qui, è per questo che ho firmato per questo team e sia che Hamilton continuiamo a lottare per il titolo nonostante un calo di rendimento. Ma questa squadra è forte e nelle prossime gare saremo più competitivi. Sappiamo che per vincere il Mondiale la continuità è fondamentale e credo che nelle prime 12 gare noi siamo stati i più continui“.[!BANNER]
Insomma, tra speranze e preoccupazioni la McLaren si appresta ad affrontare un riposo forzato nel quale i suoi ingegneri avranno modo di pensare a soluzioni nuove per ridurre il gap dalle monoposto austriache e dalle redivive Ferrari.