Inden aveva già presentato, negli anni scorsi, due interventi sulla leggendaria coupé; a tre anni dall’uscita di produzione della supercoupé realizzata dal “tandem” Stoccarda-Affalterbach, l’azienda renana presenta una nuova interpretazione su base SLS AMG: allestita con il bodykit Black Edition e arricchita con una sostanziosa elaborazione meccatronica, raggiunge una potenza di 635 CV.
Seppure uscita di produzione da tre anni, Mercedes SLS AMG rappresenza per molti appassionati un modello senza tempo: origini di progetto nobilissime – fu degna erede della supercar SLR McLaren F1 -, soluzioni di stile uniche e insieme “tradizionali” (su tutte: l’apertura delle porte “ad ala di gabbiano”) hanno fatto della SLS AMG uno dei modelli maggiormente rappresentativi dell’identità Mercedes relativa alle vetture ad alte prestazioni.
Le aziende specializzzate in elaborazioni, nonostante l’esclusività del modello, hanno sempre tenuto in grande considerazione SLS AMG; ecco un esempio di aggiornamento aftermarket realizzato sulla indimenticabile V8 6.2 da 571 CV.
Si tratta di una interpretazione sviluppata da Inden Design, factory con sede a Rennerod (Renania – Palatinato) specializzata negli interventi sulla produzione Mercedes e Ferrari e già protagonista, negli scorsi anni, di elaborazioni su SLS AMG, dalla versione con potenza portata a 623 CV alla Roadster “Borrasca” da 635 CV e che si ispirava esteticamente alla Black Series, ovvero la variante da 631 CV che costituì la massima evoluzione, per il tandem Stoccarda – Affalterbach, del progetto SLS AMG.
Nel dettaglio, la “nuova” Mercedes SLS AMG by Inden Design porta in dote, come la precedente Roadster “Borrasca”, i componenti bodykit in fibra di carbonio che facevano parte della declinazione Black Series: uno specifico paraurti anteriore arricchito con l’esclusivo splitter e relativi flaps laterali, il cofano motore modificato, i nuovi parafanghi, il paraurti posteriore e l’esclusivo diffusore che incorpora le due coppie di terminali di scarico in titanio; lateralmente, le minigonne sottoporta “rivedute e corrette”.
Stessa origine “Black series” per l’allestimento dell’abitacolo, che prevede un ampio ricorso alla fibra di carbonio per le rifiniture. Da segnalare, fra le più interessanti particolarità della elaborazione Inden Design operata su Mercedes SLS AMG, il trattamento del sottoscocca con una tecnologia, denominata “Ice Blast”, consistente nella copertura dei componenti la zona inferiore del veicolo, e le parti meccaniche “a vista”, con uno strato di laminato plastico trasparente.
L’assetto, realizzato in collaborazione con lo specialista KW, prevede l’adozione di un set di sospensioni a taratura specifica; i gruppi ruota presentano un kit di cerchi BBS a diametro differenziato (da 10×20 all’anteriore e 12.5×21 al posteriore), realizzati appositamente per questo modello, e che montano pneumatici rispettivamente da 265/30 R 20 e 325/25 R 21.
L’intervento di upgrade operato dall’azienda renana su Mercedes SLS AMG ha interessato anche la componente motoristica: sotto il cofano, l’unità “M159” da 6,2 litri (6.208 cc) realizzato con l’impiego di alluminio e silicio per blocco e testate, che “di serie” eroga una potenza di 571 CV, già più che sufficienti ad entusiasmarsi, è stata sottoposta a una operazione di “affinamento” all’elettronica – in particolare alla centralina di gestione, adeguatamente rimappata – e all’impianto di scarico. Il risultato, dati alla mano, rivela una potenza massima di ben 635 CV.