Uno studio di Legambiente mostra che il 25% dei pneumatici è smaltito in modo illegale. A Napoli la Camorra li brucia anche a scopo intimidatorio
Uno studio di Legambiente mostra che il 25% dei pneumatici è smaltito in modo illegale. A Napoli la Camorra li brucia anche a scopo intimidatorio
Se negli anni Trenta la malavita faceva affari con il contrabbando di liquori, oggi li fa grazie agli pneumatici fuori uso. Questi, infatti, sono tra i rifiuti più ricercati dai trafficanti, che li usano per camuffare il trasporto di rifiuti tossici e per incendiarli ai bordi delle strade pagandoli fino a 100 euro a carico.
E in questi giorni in cui l’attenzione è puntata sull’emergenza rifiuti a Napoli e provincia, si scopre che è proprio la zona tra Napoli e Caserta ad avere la situazione più preoccupante, a causa della cosiddetta “Terra dei fuochi”: gli pneumatici sono incendiati, non solo per smaltirli in modo illegale, anche per avvertimento camorristico. Come quanto successo la primavera scorsa, quando migliaia di questi sono stati dati alle fiamme in due diverse occasioni.
Questa incredibile realtà è stata scoperta grazie a Legambiente e a Ecopneus, la società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli pneumatici fuori uso, pronta a iniziare la raccolta capillare su tutto il territorio nazionale di vecchie gomme d’auto fuori uso, in seguito alla imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto che dà il via alla raccolta dei PFU (Pneumatici Fuori Uso) su tutto il territorio nazionale.
La ricerca effettuata da Legambiente dà un’idea sia della distribuzione geografica dei siti illegali in Italia sia dei costi per i cittadini di questa assurda violazione della legge: se le province campane hanno la situazione più degradata, è la Puglia la regione più colpita con 230 discariche abusive accertate (il 21,9% sul totale nazionale e 2.272.788 metri quadrati).[!BANNER]
Ma tutti i “copertoni” dei veicoli vanno in fumo? Secondo le cifre di Lagambiente, sono circa 350.000 le tonnellate di pneumatici fuori uso prodotte ogni anno in Italia: poco più della metà è stata destinata al recupero energetico, il 20% è stata recuperata come materia per impieghi urbani e industriali (la metà della media Europea) e il 25% è stata smaltita in modo illegale, con un danno economico alle finanze pubbliche e all’imprenditoria di oltre 2 miliardi di euro.