Durante l’incontro Fiat-sindacati, Marchionne ha detto che a Mirafiori sarà investito un miliardo di euro e saranno prodotti i Suv Alfa e Jeep
Durante l’incontro Fiat-sindacati, Marchionne ha detto che a Mirafiori sarà investito un miliardo di euro e saranno prodotti i Suv Alfa e Jeep
Si è tenuto stamattina il tanto atteso incontro tra Fiat e sindacati in merito al futuro dello stabilimento di Mirafiori, nel quale sono occupate circa 5.500 persone. La prima notizia emersa fa piacere a sindacati e dipendenti, visto che l’amministratore Sergio Marchionne ha detto che l’azienda investirà circa 1 miliardo di euro, suddiviso tra Fiat e Chrysler. Secondo gli esperti, il brand americano entrato nell’orbita del Lingotto è destinato a una integrazione sempre maggiore non solo di prodotti, ma anche di quote azionarie.
Il manager italo-canadese punta quindi sull’impianto Fiat per antonomasia, che sarà organizzato per produrre fino a 280.000 veicoli l’anno, pari a un migliaio di vetture ogni giorno lavorativo. “Il nostro accordo con Chrysler – ha detto – prevede di trasferire qui dal Michigan una piattaforma che farà da base per costruire SUV di classe superiore con brand Alfa Romeo e Jeep“. Da questa piattaforma comune nasceranno tutte le auto di segmento C e D prodotte dal gruppo, che saranno vendute in tutto il mondo. Per questo motivo, Mirafiori sarà il primo stabilimento Fiat in Italia che produce auto per un’azienda straniera.[!BANNER]
Ora la parola passa ai sindacati, ai quali è stato chiesto di prendere una decisione entro un mese in modo da poter avviare la produzione nel secondo semestre del 2012. Sulla condivisione da parte dei lavoratori del piano industriale per il plant torinese, Marchionne ha confermato l’importanza di un referendum consultivo tra gli stessi per sapere la loro opinione.
“La prima responsabilità che coinvolge tutti gli attori in campo – ha proseguito – è quella che prevede il rispetto degli accordi raggiunti a questo e a futuri tavoli. Il mio appello è poi quello di tenere la politica e gli estremismi fuori dalla catena di montaggio”.