Esagerata, nell’immagine esteriore diabolicamente “racing” e sotto il cofano. È l’edizione ultralimitata (solamente tre esemplari!) di Lamborghini Aventador “riveduta e corretta” dalla factory di Dusseldorf.
Non sempre le elaborazioni sulle più performanti supercoupé seguono percorsi “razionali”. Spesso, i programmi di intervento si limitano a moderati upgrade di immagine: questo perché, nella maggior parte dei casi, si parte dal presupposto che di potenza e di aggressività ce n’è a sufficienza. Dmc non la pensa allo stesso modo: la factory di Dusseldorf, da sempre vicina alla produzione Bentley, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Porsche e Rolls-Royce, in queste ore svela il proprio ultimo programma (in ordine di tempo) rivolto ad una delle supercar di Sant’Agata Bolognese. Si tratta di Lamborghini Aventador “Las Americas”, un allestimento che segue precedenti proposte su base Aventador e che, come già avvenuto in altre occasioni, regala alla GT di Sant’Agata Bolognese un’allure “esagerata”. In tutto e per tutto: nel corpo vettura, nell’impostazione aerodinamica, nel motore. E anche nel prezzo, tanto da rendere Aventador ancora più esclusiva.
Un “pacchetto” di elaborazione che arriva ad una settimana esatta dall’anticipazione (questa, però, “ufficiale”) di una imminente declinazione di Aventador ancora più esclusiva, che assumerà la sigla SVJ e che, essendone molto probabile un prosieguo della “tradizione SV (come Super Veloce)” e “J” (una delle lettere utilizzate da Lamborghini per alcuni dei propri modelli più performanti, come l’esemplare unico Miura Jota, una variante di Diablo SE30 e una recente Aventador J) potrebbe sprigionare anche più di 800 CV dall’unità 6.5 V12 nel frattempo arrivata a 750 CV.
Nel dettaglio, Lamborghini Aventador Las Americas by Dmc si presenta come un vero e proprio “mostro da pista”, arricchito da un vistosissimo aerokit interamente in fibra di carbonio e da una elaborazione powertrain che arriva a sfiorare quasi 1.000 CV di potenza.
Una elaborazione chiaramente alla portata di pochi… manici (in virtù del generosissimo aumento di “cavalleri”, come vedremo) e di ben poche tasche. Per illustrare la vettura, che viene presentata in queste ore nelle immagini ufficiali e nelle sue caratteristiche tecniche, vale la pena fare subito un accenno al prezzo di vendita della preparazione: da un minimo di 88.000 ad un tetto massimo di 300.000 dollari. Come dire, qualcosa come 71.600 – 244.100 euro. Se si considera che Lamborghini Aventador LP700-4 parte da 330.000 euro, i conti sono presto fatti: per accaparrarsi un esemplare di Lamborghini Aventador Las Americas by Dmc, occorrerà sborsare da 400.000 euro (o poco più) fino a uno strabiliante 550.000 euro. Una cifra che sembra giustificare la limitatissima “tiratura” decisa dall’atelier di Dusseldorf: Lamborghini Aventador Las Americas verrà prodotta solamente in tre esemplari.
Il concetto di “estremo” applicato all’impostazione del corpo vettura di Lamborghini Aventador si osserva già nell’esclusivo bodykit studiato dai tecnici Dmc sulla base delle regolamentazioni FIA: una serie di appendici aerodinamiche, interamente in fibra di carbonio (cofano motore compreso, e compreso l’alettone posteriore a re regolazioni: “City”, “Racing” e “Crazy Mode”) finalizzato all’ottenimento di un carico aerodinamico ancora superiore rispetto a quello offerto dal modello di serie. A questo proposito, Dmc sottolinea che il corpo vettura “supplementare” studiato per Lamborghini Aventador può essere, in qualsiasi momento, rimosso – senza alcun “danno” per la vettura – qualora il singolo acquirente decida di riportare l’immagine di Aventador secondo i canoni di origine.
Se l’espressione ultrasportiva di Lamborghini Aventador riceve un generoso upgrade di immagine all’esterno e nell’abitacolo, è sotto il cofano (o meglio: alle spalle di conducente e passeggero) che la “big coupé” emiliana riveduta e corretta da Dmc sprigiona tutto il proprio carattere.
Già “poco tranquilla” nella versione di serie, Lamborghini Aventador arriva a guadagnare oltre il 40% di potenza: da 700 CV e 690 Nm di coppia massima, a ben 988 CV. In questo caso, l’intervento progettato dai tecnici Dmc riguarda l’installazione di una coppia di turbocompressori, nuove pompe benzina, iniettori maggiorati, un corpo farfallato studiato ad hoc e, “ovviamente”, la rimappatura della centralina.