Una “nuova” gommatura va ad arricchire la gamma Pirelli Collezione: è Stelvio Corsa, sviluppato su tecniche di nuova generazione e disegni dell’epoca, espressamente per la leggendaria 250 GTO del 1962.
Nel comparto automotive, così come in molti altri settori dell’industria, dell’artigianato, della cultura e dell’arte, c’è abbondanza di “mostri sacri”: che si tratti di protagonisti in carne e ossa, oppure di manufatti di altissima immagine, tutto ciò che racchiude in se particolarissimi – e per questo irripetibili – atout, rappresenta un unicum. A questa filosofia appartengono due “famiglie big” che hanno scritto, e continuano a scrivere, pagine memorabili nella storia dell’automobile.
Si tratta di Ferrari 250 GTO e di Pirelli Stelvio Corsa: la “berlinetta” progettata e realizzata da una squadra di assoluto livello (Giotto Bizzarrini, Mauro Forghieri, Sergio Scaglietti) all’inizio degli anni 60 specificamente per impieghi agonistici, e per questo prodotta in 39 esemplari; e uno degli pneumatici-simbolo nell’età d’oro del motorsport, ideato all’inizio degli anni 50 (come “erede” della altrettanto celebre famiglia “Rolle” e “Sempione”) e immediatamente trionfatore, dapprima a bordo delle Ferrari 500 F2 che con Alberto Ascari dominarono le stagioni 1952 e 1953 di F1 e, più avanti, vincente alla 24 Ore di Le Mans con la Ferrari 375 Plus condotta da Froilàn Gonzales e Maurice Trintignant.
Per venire incontro alle specifiche esigenze dei possessori di una delle unità di Ferrari 250 GTO presenti al mondo, Pirelli – attraverso la propria gamma Pirelli Collezione dedicata espressamente alle auto storiche – propone nuovamente il leggendario Stelvio Corsa: un incontro fra tradizione e modernità che ha ricevuto il proprio “battesimo dell’asfalto”, nelle scorse settimane, in occasione della Coppa Milano-Sanremo 2018, dove l’ultimo arrivato (in ordine di tempo) della lineup Pirelli Collezione ha fatto bella mostra di se, insieme alla linea Cinturato CN72 (ri-creato per Maserati) e la riproposizione in chiave moderna (riguardo ai materiali) ma “antica” (per misure e disegno dei battistrada) di P7 e CN36 per Porsche.
Pirelli Stelvio Corsa, va subito specificato, non viene proposto per qualunque auto storica. E nemmeno per una ristretta selezione di modelli di particolare valore: è, tout court, “la” gomma creata ad hoc per Ferrari 250 GTO.
Come all’epoca (ovvero nel 1962) una misura di Pirelli Stelvio Corsa venne progettata appositamente per 250 GTO (ideata per competere nella categoria Gran Turismo e, nei decenni successivi, assurta ad una tale importanza da essere con il tempo diventata uno dei “simboli Ferrari” per eccellenza nonché l’autovettura con più valore al mondo, come dimostrato dalle decine di milioni di euro sborsati da facoltosissimi enthusiast che a recenti aste se ne sono accaparrati un esemplare), così oggi Pirelli Stelvio Corsa “del 21. secolo” viene pensato esclusivamente per Ferrari 250 GTO.
Lo dimostrano le rispettive misure per le ruote anteriori e posteriori della “Gran Turismo Omologato”, rispettivamente 215/70 R 15 98 W e 225/70 Rb15 100 W; e la scolpitura del battistrada, esattamente identica a quella di oltre mezzo secolo fa, in virtù di una minuziosa ricerca, da parte dei tecnici Pirelli, negli immensi archivi del colosso della gomma attraverso il materiale messo a disposizione dalla Fondazione Pirelli.
In ossequio alla attualissima attenzione verso le esigenze ambientali, il “nuovo” Pirelli Stelvio Corsa viene prodotto, insieme alle altre gommature che compongono la gamma Pirelli Collezione, senza alcun utilizzo di oli aromatici nella propria mescola, e con l’impiego di una particolare carcassa che deriva dall’expertise Pirelli nel motorsport.