La piccola sportiva della Casa dello Scorpione guadagna un aspetto molto aggressivo che fa da contorno ad un corredo tecnico da supercar.
Il tuner italiano Romeo Ferraris, specializzato in elaborazione estreme di automobili, ha realizzato una nuova creazione su base Abarth 500 capace di trasformare il modello della Casa dello Scorpione in una velocissima sportiva dalle forme decisamente aggressive. La vettura è stata battezzata Abarth 500 Baronio, in onore di Aldo Cerruti, entrato nell’azienda di Opera nel 2008 e fautore degli ultimi successi sportivi e commerciali della factory. Baronio era infatti lo pseudonimo utilizzato da Cerruti negli anni ’70, quando gareggiava nelle categorie turismo. La sua bravura e determinazione gli fece vincere nel 2009 – all’età di 65 anni – il campionato italiano GT insieme a Mario Ferraris.
La 500 di Romeo Ferrari porta in dote migliorie estetiche, meccaniche e tecniche: il corpo vettura sfoggia passaruota allargati e dotati di prese d’aria particolarmente aggressive, a cui si aggiungono nuove minigonne laterali, un generoso spoiler posteriore e fascioni paraurti anteriore e posteriore realizzati appositamente per questa speciale 500. Per la livrea esterna si è invece optato per un’operazione di wrapping caratterizzata da una tinta bicolore grigio metallizzato e nero opaco, enfatizzata da una sottile linea gialla in contrasto che percorre l’intera fiancata, esaltando le forme morbide e muscolose. Il kit estetico viene completato dai proiettori anteriori e posteriori oscurati, dal cofano motore con vistose prese d’aria e dagli enormi cerchi in lega da 18 pollici di colore nero.
L’abitacolo è stato personalizzato profondamente con l’adozione di un rollbar posizionato a ridosso dei sedili sportivi ad alto contenimento, con questi ultimi rivestiti in pelle e Alcantara e dotati di cuciture in contrasto. Non manca inoltre una pedaliera sportiva in alluminio ed gli inserti in fibra di carbonio dedicati alla plancia e al volante a tre razze.
La parte più “succulenta” della Abarth 500 Baronio rimane però il suo propulsore quattro cilindri 1.4 litri turbo benzina offerto in due differenti step di potenza, rispettivamente da 210 e 248 CV. L’aumento di cavalli è stato ottenuto lavorando sulla maggiorazione del turbocompressore e sulla mappatura della centralina elettronica. Per gestire al meglio le prestazioni dell’auto ed offrire un handling elevatissimo è stato messo appunto un assetto sportivo sfruttando nuovi distanziali, abbinato ad un molle e ammortizzatori realizzato dagli specialisti della Bilstein.