L’edizione 2018 del Goodwood Festival of Speed vede Lotus nel ruolo di “partner event”: per l’occasione, ecco due esemplari unici che omaggiano i titoli mondiali F1 1968 e 1978, e i 70 anni di Hethel.
L’eredità storica delle principali Case costruttrici è tanto marcata quanto intenso è il patrimonio sportivo, culturale e di immagine, costruito dai singoli marchi in decenni di impegno sul mercato e in chiave agonistica. E in questi giorni, oltremanica, il Goodwood Festival of Speed – in programma fino a domenica prossima – contribuisce a mantenere vivo il “background” delle aziende più importanti. Fra queste, c’è un marchio storicamente “di casa” a Goodwood, ovvero Lotus: la factory di Hethel, a tre mesi esatti dal debutto della “special” Exige Cup 430 Type 25 – serie limitata che rende omaggio alla prima Lotus iridata in F: la “25”, leggendaria monoscocca che aveva debuttato nella stagione precedente e nel 1963 diede vita, con Jim Clark, ad un irresistibile binomio mattatore del campionato – porta in scena due nuove edizioni speciali della agile coupé da 430 CV. Con la differenza che, in questo caso, sono due esemplari unici.
Si tratta di Lotus Exige Cup 430 Type 49 e Type 79: come nella precedente “Type 25”, lo sviluppo delle nuove declinazioni – a cura della Divisione Lotus Exclusive, specializzata nella realizzazione di versioni speciali, “su misura” e, appunto, esemplari unici – possiede altrettanti precisi riferimenti storici, che si traducono in una immagine coerente con il modello di riferimento.
Lotus Exige Cup 430 Type 49 viene allestita con una livrea “ad immagine e somiglianza” di Lotus 49, prima monoposto “con gli alettoni”, prima F1 “sponsorizzata” ed equipaggiata con il Ford-Cosworth ad aggiudicarsi il titolo mondiale nella massima Formula (1968, con Graham Hill); mentre per Lotus Exige Cup 430 Type 79, l’allestimento è un rimando alla Lotus 79 che si aggiudicò la corona iridata nel 1978 con Mario Andretti (primo titolo mondiale dell’epoca delle “wing car”).
Cinquant’anni e quarant’anni, dunque, in riferimento alle vittoriose stagioni in F1, che vengono ricordati con queste due serie speciali di Lotus Exige Cup 430. Le due “special” fanno bella mostra di se a Goodwood mentre ad Hethel si celebrano i settant’anni dal primo progetto (“Mark 1”) a firma di un allora giovanissimo Colin Chapman, che successivamente avrebbe portato alla nascita del marchio Lotus. Del resto, come anticipato nei giorni scorsi, Lotus è, quest’anno, “partner event” del Goodwood Festival of Speed.
Le livree che compaiono sui rispettivi corpi vettura sono, appunto, un omaggio alle due monoposto iridate: carrozzeria in “Solid Red” (che ricorda la colorazione “Gold Leaf”) per Lotus Exige Cup 430 Type 49, e in “Motorsport Black” (omaggio al “vestito JPS”) per Type 79. Entrambe mettono in evidenza dettagli grafici in Championship Gold a contrasto, che si abbinano ad un allestimento abitacolo, in Alcantara, rifinito in tinte coordinate con le nuance carrozzeria, e impreziosito da accenti in alluminio ed in fibra di carbonio. Lo stesso materiale viene utilizzato per il “bodykit” aerodinamico, che comprende gli splitter anteriori, le prese d’aria dinamiche supplementari e le feritoie laterali, l’hardtop, la pannelleria presente nella zona posteriore del corpo vettura, le sottili “ali di coda” ed il diffusore inferiore. L’assetto si avvale di un set di sospensioni regolabili e barre antirollio maggiorate Eibach; i gruppi ruota presentano cerchi ultraleggeri a diametro differenziato (17” anteriormente, 18” posteriormente) con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 da, rispettivamente, 215/45 ZR 17 e 285/30 ZR 18. L’impianto frenante AP Racing prevede pinze a quattro pistoncini all’avantreno.
Ciò che rimane invariato, nelle “one-off” Lotus Exige Cup 430 Type 49 e Type 79 che in questi giorni fanno bella mostra di se al Goodwood Festival of Speed, è l’impostazione meccatronica, che rimane essenzialmente quella – già ultraperformante – della versione “di serie”: alle spalle della cellula abitacolo delle due supercoupé celebrative dei titoli mondiali F1 1968 e 1978, trova posto l’unità motrice “ereditata” da Lotus Evora GT430 da 3,5 litri a sei cilindri a V, sovralimentata, che eroga una potenza massima di 430 CV ed una forza motrice da 440 Nm di coppia massima, e permette alla sportivissima di Hethel una velocità di punta nell’ordine di 290 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h in poco più di 3”2. La trasmissione viene affidata ad un cambio manuale a sei rapporti.