In materia di emissioni i propulsori dei marchi Citroen Peugeot e DS sono già rispettosi delle future normative europee.
Il Gruppo PSA guarda al rispetto dell’ambiente in maniera prioritaria, non a caso il suo proposito è sempre stato quello di proporre alla clientela modelli con il più basso livello d’emissioni possibile. Infatti, è da sempre all’avanguardia nella diffusione di tecnologie che favoriscono una mobilità ecosostenibile.
Lo dimostrano le motorizzazioni HDi introdotte nella seconda metà degli anni novanta ed il FAP, in assoluto il primo filtro attivo che riduceva la quantità del particolato emesso allo scarico a livelli difficilmente misurabili.
Così adesso, in attesa di fornire una gamma elettrificata al 100% entro il 2025, il gruppo PSA sta aggiornando progressivamente e velocemente la propria gamma motori alla norma Euro 6.2 che si modula in varie fasi a partire da 1 settembre 2018 per le nuove immatricolazioni, per completarsi a partire da 1 gennaio 2020 per le omologazioni di nuovi veicoli.
Questa normativa 6.2 si basa su nuovo ciclo di prova e misurazione di consumi ed emissioni di CO2: il cosiddetto ciclo WLTP, Worldwide Light vehicule Test Procedure, decisamente aderente alla realtà, alle attuali condizioni del traffico, ed agli stili di guida.
Inoltre, introduce le prove Real Driving Emission (RDE), per una valutazione in condizioni reali delle performances relative alle emissioni inquinanti, misurate in laboratorio secondo specifici e sempre più stringenti coefficienti di conformità.
Quello che sta facendo il Gruppo PSA è prendere un impegno importante con gli automobilisti: ovvero fare in modo che già da oggi i propri propulsori possano rispondere al coefficiente di conformità che diverrà obbligatorio per le nuove omologazioni a partire dal 2020.
Per questo ha sviluppato un filtro antiparticolato o GPF (Gasoline Particule Filter) per trattare le emissioni delle motorizzazioni benzina a iniezione diretta, con un’efficacia superiore al 75%. Il quale, dall’inizio del 2018, viene progressivamente applicato a tutti i motori benzina a iniezione diretta, ovvero sui 3 cilindri turbo e sui 4 cilindri della serie PureTech con l’obiettivo di ottimizzare prestazioni e rendimento, riducendo ulteriormente i consumi e quindi le emissioni allo scarico.
Attualmente, il 95% della gamma Citroen è già ordinabile con propulsori Euro 6.2, la DS 3 e la DS 7 Crossback sono già in linea con la norma Euro 6.2, mentre l’intera gamma Peugeot è ordinabile con motorizzazioni Euro 6.2.