Nel primo weekend da “bollino rosso” entrano in funzione i nuovi sistemi di controllo della velocità media sulle autostrade nazionali. Ecco dove i nuovi tutor vengono collocati e come funzionano.
Inizia oggi il “nuovo corso” dei tutor, i sistemi di controllo delle infrazioni al Codice della Strada relative alla velocità dei veicoli in transito sulle strade nazionali che non individuano la velocità “istantanea” dei veicoli in transito, quanto la media su tratti compresi fra 10 e 25 km. Si tratta, sulla scorta del caso giudiziario delle scorse settimane che aveva portato la Corte d’Appello di Roma a dare ragione all’azienda toscana Craft – che rivendicava i diritti sul brevetto – ed a dare torto ad Autostrade per l’Italia, delle nuove apparecchiature SICVe-PM, già presentate al Ministero dell’Interno in occasione di un incontro con la stampa dedicato all’imminente maxi esodo estivo. Come si ricorderà, alla fine dello scorso maggio gli oltre 330 tutor, precedentemente installati a copertura di circa 3.100 km di rete autostradale italiana erano stati “spenti” in seguito alla decisione del Tribunale di Roma nella quale si respingeva una richiesta di sospensiva, da parte di Autostrade per l’Italia, conseguente ad una sentenza di aprile dove si accoglieva un contenzioso che si protraeva da ben dodici anni.
Tecnicamente, il dispositivo SICVe-PM (acronimo che sta per “Sistema Informativo per il Controllo Velocità con sistema Plate Matching”) contiene, nel suffisso, una tecnologia ulteriore: la più accurata scansione delle targhe dei veicoli – una news riportata dal Corriere della Sera indica che con il precedente sistema circa il 4% dei rilevamenti venivano “cestinati” proprio per via delle targhe difficilmente leggibili dall’”occhio elettronico” in quanto rovinate, sbiadite o sporche -, oltre ad una maggiore rapidità nella trasmissione dei dati stessi.
In un primo momento, sono 22 le tratte autostradali nelle quali viene installato il nuovo dispositivo di rilevazione della velocità media SICVe-PM (ulteriori aree sono in fase di valutazione): Reggio Emilia-Campegine e Campegine-Parma; Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola; Valle del Rubicone-Cesena; Faenza-Forlì; Cesena-Valle del Rubicone e Valle del Rubicone-Rimini nord; Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola; All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano; Ponzano Romano-Magliano Sabina; Magliano Sabina-Orte; San Vittore-Cassino; Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone; All. Dir. Roma sud-Colleferro; San Vittore-Caianello; Baiano-Avellino ovest; Avellino ovest-Baiano; Sarno-Palma Campania; Allacciamento A1/A30-Nola.
Si tratta, come è facile comprendere, di tratte autostradali fra quelle potenzialmente più “a rischio”, e ritenute “significative” da parte della Polizia stradale. Contestualmente all’installazione dei nuovi “tutor” SICVe-PM, e in ossequio ai programmi del Piano Viabilità resi noti nelle ore precedenti questo primo fine settimana “da bollino rosso”, sulla rete viaria nazionale si prevede un deciso rafforzamento di controlli: in media, ci saranno 1.400 pattuglie Polstrada, 800 pattuglie di Polizia ferroviaria, oltre ad ulterori programmi di coordinamento con ANAS, società concessionarie delle autostrade, Vigili del fuoco, Protezione civile, con in più la presenza di elicotteri.
Quanto alle date da seguire con maggiore attenzione, Autostrade per l’Italia informa che, nelle prossime settimane, si prevede traffico da “bollino nero” nelle ore del mattino di sabato 4 e sabato 11 agosto, e da “bollino rosso” in questo weekend (da oggi, venerdì 27, a domenica 29 luglio) e per tutti i fine settimana di agosto, nonché a Ferragosto. Previsioni per i rientri: si stima che il volume più intenso di traffico verso le città, al ritorno dalle vacanze, si avrà nelle ultime due domeniche di agosto (19 e 26) e nel primo fine settimana di settembre (sabato 1 e domenica 2).