La scelta viene incontro ai piloti più alti troppo spesso a dieta forzata per non compromettere le prestazioni.
La Formula 1 cambia e si adegua anche alle necessità nutrizionali dei piloti portando il peso minimo di quest’ultimi ad 80 kg. Una scelta dovuta alla situazione piuttosto impegnativa vissuta dai driver più alti, spesso sottoposti a vere e proprie diete per non intaccare le prestazioni delle loro monoposto visto che anche 1 decimo di secondo può fare la differenza.
Anche il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, ha cambiato modo di alimentarsi per questo motivo ed è passato alla dieta vegetariana, la quale, secondo quando ha dichiarato, lo ha aiutato a conquistare il quarto mondiale.
Oggi però ha accolto molto bene questa decisione dei vertici della Formula 1. Infatti, ha dichiarato: “Non vedo l’ora di cambiare il mio modo di mangiare, che resterà sano”. Lo stesso campione del mondo ha continuato: “il mio peso forma è più alto di quello che ho ora e ogni anno i piloti, in particolare quelli più alti, sono sotto pressione perché devono dimagrire. In questo modo però, non sono poi così sani”.
Comunque, Hamilton ci tiene a sottolineare un aspetto: “voglio cercare di essere veloce e reattivo. Se aumenti di massa corporea spesso perdi queste caratteristiche. Ma farò di tutto per mantenerle. Aumenterò di peso ma senza penalizzare le mie doti”.
Quindi, ben vengano pasti più abbondanti e più libertà a tavola per i piloti che, comunque, sono degli atleti esemplari, perché guidare le monoposto attuali con la forza G che riescono a sviluppare è un lavoro da veri duri e occorre forza e resistenza, soprattutto con le calde temperature estive che aggiungono ulteriori difficoltà.