Verrebbero proposte su cifre che oscillano fra i 175.000 e 250.000 Euro circa le SRT-01E che hanno animato i primi quattro anni di “EPrix”.
A partire dalla prossima stagione agonistica 2018-2019, la serie “all electric” Formula E verrà profondamente aggiornata nella tecnologia di alimentazione delle vetture che vi prendono parte: il 15 dicembre prossimo, nello scenario saudita di Ad Diriyah, debutteranno le “monoposto 2.0” in grado di compiere una unica sessione di gara da 45 giri, un’autonomia sostanzialmente raddoppiata rispetto all’attuale standard che prevede una sosta intermedia per il cambio vettura necessario al completamento dei 40 giri di ciascun “EPrix”. Ciò avverrà in virtù dei nuovi pacchi batterie, dalla capacità raddoppiata, frutto di un preciso studio messo a punto da McLaren Applied Technologies, e che sostituiranno gli attuali moduli di accumulo forniti da Williams Advanced Engineering. Una evoluzione al passo con i tempi ed in perffetta sintonia con la vision impostata a suo tempo dai vertici del campionato a zero emissioni (e di Spark Racing Technologies, la factory che realizza le vetture di Formula E), per i quali è essenziale puntare su efficienza di propulsione, upgrade dei sistemi di controllo powertrain e cambio quali “punti focali” della competizione.
La novità di queste ore è di carattere pratico: come riporta un “lancio” Bloomberg, la necessità di procedere ad un radicale programma evolutivo della Formula E è alla base della messa in vendita di tutte e 40 le monoposto che negli ultimi quattro anni hanno animato la Formula E. Inserzioni online non ce ne sono: ci si basa sui “passaparola”. Allo stesso modo, sono assenti le valutazioni ufficiali: del resto, trattandosi di vetture da competizione, l’importo di vendita viene determinato da numerosi fattori, quali il prestigio di ogni vettura, e il relativo palmarès agonistico. Le quaranta SRT-01E, tutte uguali fra loro, sono state costruite come accennato da Spark Racing Technologies su telaio progettato da Dallara, unità powertrain sviluppate da Mclaren, e che erogano una potenza di 250 CV, e appunto batterie Williams Advanced Engineering.
Cifre alla mano (e il numero uno della Formula E, Alejandro Agag, si dichiara fiducioso nei confronti di un “Interesse da parte dei collezionisti”), le SRT-01E erano costate 400.000 Euro cadauna a fronte di un investimento totale di 16 milioni di euro da parte della stessa Formula E e ad una successiva concessione in leasing ai team ufficiali che le hanno via via portate in pista. Adesso, ogni esemplare – come detto, molto gioca il “prestigio” agonistico di ciascuna monoposto” – viene messo in vendita a cifre che oscillano fra 175.000 e 250.000 Euro circa.
La curiosità, in questo caso, sta nel fatto che si tratta di un “debutto” di vetture elettriche da corsa potenzialmente appetibili dai collezionisti: potrebbero idealmente essere esposte a fianco della “Jamais Contente”, il “siluro” elettrico al volante del quale, nel 1899, il conte belga Camille Jenatzy superò, prima automobile nella storia, i 100 km/h di velocità massima: un record lontanissimo nel tempo tuttavia vicino nella filosofia tecnologica alle attuali, ma per motivi regolamentari già “obsolete”, monoposto di Formula E di prima generazione.