Le origini dei sistemi antibloccaggio risalgono ai primi anni 50, ma fu soltanto con la microelettronica che l’ABS poté entrare a far parte della dotazione degli autoveicoli. Ecco la storia di quanto avvenne nel 1978.
Gli appassionati di tecnologie automotive… con qualche capello grigio ricordano bene cosa avvenne, esattamente quarant’anni fa, in Germania: il debutto di una applicazione che, in capo a poco tempo, avrebbe contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo della sicurezza attiva. L’obiettivo spazio-temporale viene puntato sul circuito di prova Daimler-Benz di Untertürkheim, dove dal 22 al 25 agosto 1978 i tecnici della Stella a Tre Punte, insieme con gli omologhi di Bosch, presentarono al pubblico la prima applicazione del dispositivo ABS di antibloccaggio delle ruote nelle fasi di frenata: una première epocale, che sottolineò dal punto di vista evolutivo un importante passo in avanti nello sviluppo dei dispositivi di assistenza elettronica, a quell’epoca agli albori e che, nell’ideale albero genealogico delle tecnologie di bordo via via introdotte da Mercedes nella propria lineup, è da considerarsi il capostipite dell’attuale modulo Mercedes-Benz Intelligent Drive Next Generation.
Il sistema ABS, che in Europa è obbligatorio dal 2004 su tutte le autovetture di nuova progettazione, è sostanzialmente rimasto invariato nel tempo: il suo compito, oggi come quarant’anni fa, consiste nell’evitare che in caso di brusca frenata le ruote non si blocchino, e quindi non scivolino: una condizione che indica un chiaro vantaggio in materia di spazi di arresto e direzionalità del veicolo nelle fasi di frenata.
Storicamente, un “embrione” di sistema ABS può essere fatto risalire ad una data ancora precedente alla seconda metà degli anni 70: già nel 1953 l’allora responsabile Design per Mercedes, Hans Scherenberg, fece domanda di brevetto per un sistema di arresto del veicolo che evitasse il bloccaggio delle ruote. Sebbene soluzioni similari già avessero trovato applicazione in campo aeronautico e ferroviario (il dispositivo anti-slittamento “Knorr”), nell’autotrazione ciò appariva più difficile, per il fatto che se ne necsssitava un complicato insieme di sensori, processi di segnale e dispositivi di controllo. Ad esempio, indica una retrospettiva tecnica Mercedes, una serie di componenti necessari alla registrazione della decelerazione rotazionale e dell’accelerazione delle ruote (comprese le fasi di curva, la marcia su fondo irregolare e l’avanzamento dell’autovettura su percorsi particolarmente impegnativi) senza alcun errore.
Soltanto nel 1963, al termine di un decennio costellato di continui studi e prototipazioni, la partnership fra la Divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo ed alcuni partner industriali portò alla definizione di un concreto progetto per un sistema di frenatura idraulica a controllo elettronico. Successivamente, Daimler-Benz condusse una serie di test insieme allo specialista Teldix, società successivamente entrata nell’orbita Bosch. Un primo rilstato di questa collaborazione fu, nel 1970, la presentazione alla stampa del dispositivo “Mercedes-Benz/Teldix Anti-Bloc System”, avvenuta ad Untertürkheim.
Un contestuale sviluppo della microelettronica, condizione essenziale per l’applicazione di moduli complessi nelle superfici relativamente ristrette di un’autovettura, risultò favorevole, negli anni successivi, alla realizzazione di un progetto ABS che potesse altresì assolvere ad una funzione “di massa”: in grado, cioè, di equipaggiare grandi numeri di produzione in serie.
I test dimostrativi condotti, di fronte alla stampa internazionale, dal 22 al 25 agosto 1978 ad Untertürkheim riguardarono il montaggio di un sistema ABS sulla gamma Classe S della serie “116”: gli stessi esemplari, alla fine di quell’anno, lo ricevettero fra gli accessori disponibili a richiesta, con un sovrapprezzo di 2.217,60 marchi di allora. Già nel 1980, l’ABS sviluppato da Mercedes e Bosch entrò a far parte degli optional dell’intera gamma della Stella a Tre Punte; l’anno successivo fu la volta della gamma veicoli commerciali. Dall’ottobre 1992, l’ABS fa parte della dotazione di serie di tutta la lineup di Stoccarda.