Formula1 Gran Premio del Belgio: Ferrari troppo forte

Francesco Parente
26 Agosto 2018
motori

Vettel si prende la prima posizione in partenza, poi domina su un Hamilton mai competitivo. Gara difficile sin dalla partenza, Spa-Francorchamps si conferma circuito “vero”.

Trends: Formula 1

Poco prima del via il cielo su Spa-Francorchamps era variabile tendente al sereno, la partenza nascondeva tensione e adrenalina per quella che ormai tutti riconoscono come la rivalità perfetta tra due piloti moderni: Hamilton vs Vettel. Gomma rossa per Lewis e Seb, così come per tutti i primi, da centro griglia fino alla fine dello schieramento i piloti optavano per una mescola soft. Partenza rocambolesca in Belgio, in fondo grande ammucchiata e Alonso toccato da Hulkenberg volava sulla testa di Leclerc. Ci rimetteva anche Kimi Raikkonen, che rimediava una foratura, quindi Safety Car in pista, intanto poco prima super sorpasso di Vettel che si prendeva la testa della gara. Questa la situazione: Vettel, Hamilton, Perez, Ocon, Verstappen, Grosjean, Magnussen, Gasly, Ericsson, Sirotkin, Stroll, Hartley, Sainz, Raikkonen, Vandoorne, Bottas e Ricciardo.

Giro 5 rientrava la Safety Car: caldi sia Vettel che Hamilton, stava attaccatissimo al tedesco l’inglese, in staccata quasi lo tamponava, ma Seb si difendeva mentre Ocon lottava con Perez. Vettel spingeva per togliersi dalla fastidiosa zona DRS, le nuvole intanto diventavano sempre più grigie. Si infiammava il pubblico sugli spalti quando Verstappen conquistava la quarta posizione su Ocon con un sorpasso all’ultima staccata, mentre Raikkonen rientrava ai box per cambiare l’ala anteriore e controllare il fondo piatto della monoposto: gara compromessa per il finlandese e ritiro.

L’olandese della Red Bull si accendeva e andava a caccia di Perez per il terzo posto: agganciava il messicano, lo metteva nel mirino e via!…ancora super staccata e sorpasso effettuato. Bottas risaliva dal fondo della classifica e al giro 12 si trovava già in decima posizione, Vettel comandava sempre la corsa e sia lui che Hamilton viaggiavano su tempi fotocopia, mantenendo un distacco di quasi 4 secondi. Triste il commento di Ricciardo in 16° posizione (ultimo): “non ne ho di più, questo è il mio ritmo!?!”. Questa la classifica al giro 19: Vettel, Hamilton, Verstappen, Perez, Ocon, Grosjean, Magnussen, Bottas, Gasly, Ericsson, Sirotkin, Stroll, Sainz, Hartley, Vandoorne, Ricciardo.

Le due Mercedes mostravano fenomeno di blistering sulle gomme, ancora in buono stato quelle della Rossa di Vettel. Giro 22, pit stop velocissimo di Hamilton, che rientrava in pista con gomma gialla. Dalla Ferrari: “spingi Seb, spingi Seb”. Hamilton girava veloce, stesso atteggiamento per Vettel, fuori i meccanici della Ferrari: al top i ragazzi della Rossa, stavolta hanno fatto un gran lavoro, anche con l’aiuto di Verstappen che si difendeva dall’attacco di Hamilton frenandolo un po’. Emozione fortissima! La situazione dopo tutti i cambi (mancava solo Bottas) al giro 28 era la seguente: Vettel, Hamilton, Verstappen, Bottas, Perez, Ocon, Grosjean, Magnussen, Gasly, Hartley, Ericsson, Sirotkin, Sainz, Stroll, Vandoorne, Ricciardo. Bel divertimento offerto da Hartley ed Ericsson che si sorpassavano più volte aiutati dal gioco delle scie, i due erano in lotta per un punto della decima posizione. Bottas intanto si fermava e montava le gomme soft, rientrando in pista al sesto posto.

Al Giro 31 Ricciardo ritirava la sua Red Bull, non aveva senso tenerla in pista in ultima posizione; ad ogni modo la convivenza tra Ricciardo e Red Bull è ormai ai ferri corti e in peggioramento da qui alla fine della stagione; il compagno Verstappen chiamava i box: “ma un po’ di pioggia??” Significativa l’esclamazione di Perez dopo l’Eau Rouge: “Uhhh!”, mentre scappava da Bottas che gli guadagnava un secondo al giro per riprendersi la quarta posizione. A quattro giri dalla fine Vettel guadagnava su Hamilton e lo metteva a sette secondi e mezzo di distacco, Bottas invece agganciava Perez e lo passava in scia dopo l’Eau Rouge. Probabilmente Hamilton aveva dei problemi: cambiava la mappatura del motore più volte e perdeva decimi su decimi. Giro 44: Vettel vinceva a Spa-Francorchamps una gara bella e difficile, durante la quale Hamilton mai e poi mai ha impensierito il tedesco della Rossa. Grande prestazione di Verstappen, poi Bottas, Perez, Ocon, Grosjean, Magnussen, Gasly, Ericsson, Sainz, Sirotkin, Stroll, Hartley, Vandoorne. Monza sarà un catino tutto Rosso, in cui Hamilton e la Mercedes dovranno essere forti, ma veramente forti per battere una Ferrari in palla, una Ferrari che oggi è risorta dalle ferite di un sabato sbagliato, durante il quale, lo avevamo detto, si era scoperta piacevolmente forte.

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