La rassegna di PadovaFiere si chiude con un consuntivo di 120.000 visitatori e la conferma che il comparto delle auto storiche è sempre più centrale nel costume e nell’immagine delle Case costruttrici.
L’appuntamento è già fissato: la prossima edizione sarà in programma dal 24 al 27 ottobre 2019. E si preannuncia una serie di novità di rilievo, a cominciare da un progetto rivolto alla mobilità di domani che vedrà la collaborazione del mondo universitario. Programma tanto interessante quanto in linea con l’attuale tendenza del comparto auto storiche, sempre più “centrale” nel costume e nell’approccio quotidiano ai mezzi di trasporto, a discapito quindi dell’immagine di “nicchia” che per lungo tempo il grande pubblico ha “cucito” addosso al settore vintage. Del resto, i 120.000 spettatori registrati quest’anno ad “Auto e Moto d’Epoca 2018”, rassegna di PadovaFiere andata in archivio nelle scorse ore, testimoniano l’interesse di una forbice sempre più alta di utenti.
Da segnalare, indicano gli stessi organizzatori di “Auto e Moto d’Epoca” (qui un nostro approfondimento sull’edizione 2018), l’aumentato gradimento da parte delle Case auto “ufficiali”, ed il loro ruolo di animatrici in prima persona di un percorso evolutivo nella storia del motorismo. In risalto anche i modelli Heritage dei club, testimonianza di una passione sempre più diffusa. “Grande soddisfazione – comunica la nota di consuntivo dell’evento – anche da parte dei dealer internazionali e commercianti. Volano in alto le automobili sopra i 200.000 euro, conferma della qualità dei collezionisti e compratori presenti ad Auto Moto Epoca e provenienti da tutto il mondo. Trend positivo anche per le auto di fascia media, tra i 20.000 e i 100.000 euro”.
Particolare successo, fra i giovani, hanno riscosso il settore sportivo e il comparto Youngtimer, ovvero le “neo-storiche” degli anni 80 e che contribuiscono a mantenere attivo l’interesse delle nuove generazione verso il settore del motorismo d’epoca. Inoltre, e ad arricchire il prestigio di “Auto e Moto d’Epoca” sul piano internazionale, si rileva la presenza, per la prima volta a Padova, dei rappresentanti del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.
ACI e ACI Storico si confermano sempre più partner strategici della Fiera padovana. “Il successo di Auto e Moto d’Epoca lo misuriamo anno per anno non soltanto nel numero dei visitatori – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – ma anche nell’interesse sempre crescente per la storia dell’automobile. La grande affluenza di pubblico alle celebrazioni per i 30 anni dalla scomparsa di Enzo Ferrari dimostra quanto la tradizione abbia ancora un grande futuro. Con enorme piacere abbiamo accolto al padiglione circa tremila appassionati di ogni età, che si sono emozionati sfilando tra le 16 vetture schierate nella mostra Rally Italia Experience”.
Fra gli “ospiti” illustri, Adolfo Orsi, nipote dell’omonimo capitano d’industria che dal 1937 al 1968 fu proprietario di Maserati e, oggi, è fra i massimi esperti mondiali del “Tridente” (era ad Auto e Moto d’Epoca per presentare il “Classic Car Auction Yearbook 2017-2018”, pubblicazione di riferimento nel mondo delle aste internazionali), dell’americano Donald Osborne, figura di spicco nel settore delle auto storiche; e di Bonhams, la casa d’este londinese che dopo il vernissage del 2017 ha bissato la propria presenza a Padova: dati alla mano, l’asta ha totalizzato vendite per più di 2 milioni di euro, con in testa ui 508.197 euro di aggiudicazione per una Ferrari 250 GT Serie II Coupé del 1960.
L’appuntamento con Auto e Moto d’Epoca è dunque già stabilito, così come le novità già pronte a bollire in pentola. Una prima anticipazione viene resa nota da Mario Carlo Baccaglini, ideatore ed organizzatore della rassegna di PadovaFiere: “In questi giorni sono venuti visitatori da quaranta paesi di tutto il mondo per conoscere e scoprire il nostro salone e le 5000 auto esposte, un numero che solo pochi possono contare, soprattutto per la varietà. Questo fa di Padova un punto di riferimento mondiale. E di questo siamo molto orgogliosi. Per il 2019 pensiamo di sviluppare ‘Padova guarda al futuro’, un progetto in accordo con l’Università incentrato su tutte le nuove tecnologie dell’auto e sull’evoluzione della mobilità. L’auto infatti ha un grande futuro, ma solo se mantiene il legame con il passato e i sentimenti delle persone. Persone che vengono a Padova per annusare, sentire e rivedere quelle auto che hanno fatto la storia, creato la passione e fanno ancora oggi battere i cuori. Penso che l’auto d’epoca sia un punto di riferimento per l’auto di oggi e quella di domani. E Padova riesce a tramettere tutte questi valori in maniera unica”.