Targhe straniere: tutte le novità della nuova legge
All’interno del Decreto Legge Sicurezza, approvato pochi giorni fa dal Senato, troviamo norme più stringenti per quanto riguarda gli automobilisti che circolano in Italia con una vettura dotata di targa straniera. Lo scopo di queste norme è quello di contrastare il fenomeno dell’uso di un’auto con targa straniera per evitare di pagare il bollo, la copertura assicurative e le tasse allo Stato italiano. I nuovi provvedimenti dovrebbero diventare attivi entro il 30 settembre 2019, ma nel frattempo cerchiamo di capire esattamente cosa cambia con la nuova legge. La nuova norme afferma che: “è vietato, a chi è residente in Italia da oltre sessanta giorni, circolare con un veicolo immatricolato all’estero”.
Questo perché il proprietario di una vettura senza una targa italiana può sfuggire ad eventuali sanzioni relative all’assicurazione RC Auto e al bollo: infatti, nonostante esistono direttive europee che dovrebbero rendere più facile la riscossione di multe fra i vari paesi dell’Unione, e altrettanto vero che all’atto pratico risulta molto difficile associare targhe estere a precisi proprietari. Incrociando i risultati tra la banca dati italiana con quella di Eucaris, il sistema europeo consente di risalire alla proprietà dei veicoli immatricolati nell’UE, è possibile abbinare la targa al proprietario, ma questo non basta ad ottener una riscossione sicura della sanzione emessa nella nostra penisola.
Per questo motivo, il nuovo Decreto Legge Sicurezza ha come obbiettivo quello di risolvere questa problematiche, anche se il risultato non sarà per nulla scontato. Questo perché esistono delle eccezioni che potrebbero rendere la norma poco efficace in alcuni casi. Ad esempio, i veicoli con targa straniera “in leasing o in locazione senza conducente” (quest’ultimo caso si riferisce alla locazione temporanea dei veicoli per uso professionale) possono circolare in Italia senza alcuna limitazione. In poche parole, se si utilizza in Italia un veicolo intestato ad una società che ha sede in uno degli Stati membri dell’Unione si potrà circolare senza nessun tipo di problema, basta che a bordo del mezzo ci sia un apposito documento sottoscritto dalla società proprietaria dove vengono specificate le motivazioni e la durata del leasing o della locazione della vettura.
Chi circolerà con un’auto con targa straniera oltre i limiti di tempo consentiti rischierà una multa pecuniaria che tra i 712 e i 2.848 euro, mentre il veicolo oggetto della contestazione sarà sottoposto a fermo amministrativo. Se la vettura è in leasing o a noleggio, ma il conducente non risulta in possesso dei documenti necessari, la multa potrà variare da 250 a 1.000 euro, a cui si aggiunge la sanzione del fermo amministrativo.
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