Il pilota polacco sarà titolare nella scuderia inglese a fianco della giovane promessa George Russel e non vede l’ora di scendere in pista.
La notizia, ufficiale, è di quelle che fanno commuovere: Robert Kubica torna a correre in Formula 1 dopo 9 anni, superando con ostinazione i postumi del terribile incidente di rally ad Andora che gli ha fatto quasi perdere il braccio destro. Sarà uno dei due piloti titolari della Williams, l’altro è George Russel che è esploso nella Formula 2.
Dunque è finito il purgatorio per il pilota polacco che però parla bene l’italiano al punto che il nostro paese è per lui una seconda casa. Dopo un anno vissuto come riserva alle spalle di Sirotkin, Robert tornerà in prima linea, pronto come non mai per riprendere da dove aveva lasciato, sfruttando a pieno l’esperienza maturata nei test ufficiali ed al simulatore.
Queste le sue parole in seguito all’ufficializzazione della notizia: “in primo luogo, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato durante quello che è stato un periodo difficile della mia vita in questi ultimi anni. È stato un viaggio impegnativo per tornare sulla griglia di partenza della Formula Uno, ma quello che sembrava quasi impossibile ora comincia ad essere possibile, dato che sono entusiasta di poter dire che sarò sulla griglia di Formula 1 nel 2019. Certo, è stata una lunga strada per arrivare a questo punto, ma dato che questa sfida si conclude con questo annuncio, una nuova sfida inizia, quella di lavorare con la Williams in pista. Non sarà facile, ma con dedizione sia io che George lavoreremo insieme per cercare di aiutare la squadra a fare sempre meglio e guadagnare posizioni nella griglia. Quest’anno è stato difficile, ma ho imparato molto, e vorrei ringraziare Sir Frank e Claire per questa opportunità. Ritrovare la griglia di F1 nella prossima stagione sarà uno dei più grandi successi della mia vita, e sono sicuro che con il duro lavoro e l’impegno saremo in grado di motivare il team ad ottenere buoni risultati insieme. Capisco che probabilmente nessuno credeva in questo ritorno, sono stato l’unico a non arrendersi mai. Se non pensassi di essere competitivo, non sarei qui. Negli ultimi 16 mesi, però, ho visto che posso ancora andare veloce. Grazie ancora a tutti coloro che mi hanno sostenuto e hanno creduto in me. Finalmente tornerò sulla griglia al volante di una monoposto di F1, e non vedo l’ora di tornare a correre”.
Frasi che esprimono tutta la tenacia di un pilota dal coraggio incredibile e dalla determinazione incrollabile, un uomo che è anche un esempio per tutti, appassionati e no, perché ha superato ostacoli che per molti potevano apparire insormontabili.