Il presidente della Nissan è stato rimosso dal consiglio di amministrazione con decisione unanime a seguito di un’inchiesta interna approfondita.
Come c’era da aspettarsi, Carlos Ghosn è stato rimosso dal ruolo di presidente dal consiglio di amministrazione della Nissan. La decisione è arrivata in seguito ad un’inchiesta interna molto scrupolosa ed ha richiesto un incontro di oltre 5 ore per analizzare l’indagine in questione.
Alla fine, la scelta di estromettere Ghosn anche come consigliere ha ottenuto l’unanimità; d’altra parte, le accuse di frode ed uso indebito dei beni dell’azienda erano decisamente importanti, al punto da lasciare intuire anche nei giorni scorsi che ci sarebbe stato uno scossone ai vertici del brand.
Quindi, si attende ora di capire quali saranno i nomi papabili per il successore di Ghosn, nomi che usciranno tra quelli proposti da un comitato creato ad hoc e composto da Toyoda, Ihara e Duzan, i quali potrebbero anche cercare un aiuto esterno per migliorare la gestione di Nissan e il sistema dei compensi dei manager.
Certo, adesso i rapporti tra Renault e Nissan si fanno chiaramente più complessi se si considera che Ghosn riveste la carica di Ceo e presidente della Casa francese. Oltretutto, il 43% del capitale Nissan è nella mani della Renault.
Comunque, da entrambe le parti c’è la volontà di proseguire un’alleanza di successo come sottolineato da Bolloré, Ceo di Renault, e dalla stessa Nissan. Si attendono comunque sviluppi anche da parte del Brand transalpino in merito alla figura di Ghosn che, attualmente, non è stato messo in discussione, anche se la notizia della sua rimozione da parte di Nissan potrebbe, il condizionale è d’obbligo, avere delle conseguenze. Ma sarà il tempo a darci una risposta a riguardo.