Cerchiamo di districarci nel complesso mondo dell’olio motore uno dei componenti fondamentali capaci di garantire il corretto funzionamento del propulsore.
Uno degli interventi di manutenzione indispensabili per mantenere la propria auto efficiente nel corso del tempo è senza ombra di dubbio il cambio olio motore effettuato con regolarità utilizzando il lubrificante giusto. Bisogna sapere che l’olio motore con il passare del tempo e dei chilometri perde man mano la viscosità e di conseguenza risulta meno efficace nel lubrificare componenti fondamentali del propulsore. Se parliamo di motori a benzina, il cambio d’olio deve essere effettuato ogni 15-20mila km, mentre per i motori diesel ogni 25-30mila chilometri.
Ricordiamo che sul libretto di uso e manutenzione del veicolo vengono specificati km e tempistiche dei cambi d’olio, anche noi consigliamo di effettuare l’operazione prima di quanto indicato sul libretto, in particolare se si fa un uso intensivo del veicolo e se si spinge molto sull’acceleratore.
Caratteristiche e funzione dell’olio motore
La lubrificazione è essenziale per quelle componenti che risultano in contatto con le altre, come ad esempio i cuscinetti con gli anelli dei pistoni lungo la parete del cilindro, l’albero a camme con le valvole, l’albero a gomito con le bielle. Tutti questi componenti sono sempre in contatto e la lubrificazione del loro “accoppiamento di scorrimento” permette alle forze meccaniche di non trasmettere bruscamente.
Bisogna inoltre ricordare che il metallo si restringe quando le temperatura è bassa, mentre al contrario si dilata quando la temperatura si alza. In un motore freddo tra le parti c’è una certa distanza, quando il motore raggiunge la sua temperatura di funzionamento, tutti i pezzi si allargano per poter raggiungere l’accoppiamento di scorrimento.
La viscosità dell’olio motore
La viscosità è la proprietà fondamentale di ogni lubrificante: si distingue per lo scorrimento interno reciproco delle sue molecole ed in questo modo offre la resistenza agli attriti di due superfici separate, appunto, dal lubrificante. La viscosità si distingue in due tipi, quella dinamica e la cinematica. La viscosità dinamica caratterizza la resistenza all’avanzamento, mentre quella cinematica è offerta dal rapporto dalla viscosità dinamica e la massa volumica dell’olio.
Bisogna ricordare che con l’aumento delle temperature la viscosità diminuisce in maniera più o meno importante a seconda del tipo di lubrificante utilizzato. Questa proprietà viene espressa dall’indice di viscosità che a sua volta determina anche le varie classificazioni degli oli. La viscosità di un olio, quindi la sua capacità di scorrere risulta determinata dal suo grado che viene indicato da due numeri che risultano separati dalla lettera “W”. Il primo numero seguito dalla W indica il tipo di viscosità a freddo (5W, 10W, 15w, etc.) Per ottenere un avviamento a freddo ottimale bisognerà optare per un numero basso, infatti quelli inferiori indicano che l’olio è più fluido a freddo. Al contrario, il secondo numero indica la viscosità a caldo (20, 30, 40, etc): in questo caso più il numero risulta alto e più l’olio resta viscoso a caldo, garantendo di conseguenza una migliore lubrificazione dei componenti del motore quando la temperatura è più alta.
Per scegliere un buon olio bisogna vedere quale tipologia vanta una viscosità capace di reagire il meno possibile agli sbalzi termici e tale caratteristica risulta rappresentata dall’indice di viscosità. Non bisogna inoltre dimenticare che l’olio tende a diventare più fluido quando è più caldo e di conseguenza scorre più facilmente. Facendo un esempio pratico, quando si guida nel traffico, nei periodi in cui la temperatura esterna è elevata, oppure nel caso si adotti una guida sportiva, il propulsore deve sopportare alte temperature che accentueranno il fenomeno. Per questo motivo è fondamentale utilizzare un olio motore che mantenga una viscosità sufficiente a caldo in modo da proteggere le varie componenti del motore. Questa proprietà viene misurata con il cosiddetto “grado di viscosità” (secondo la norma S.A.E.). Ad esempio, “S.A.E. 40” indica il grado di viscosità per la stagione estiva, in poche parole più il numero risulta alto e più l’olio conserva una viscosità a caldo ottimale. Ovviamente, quando si incontrano temperature fredde l’olio si ispessisce e per contrastare il fenomeno e render più fluido l’olio bisogna optare per un “grado di viscosità per la stagione invernale”, ad esempio “S.A.E.10W”, dove la W sta per Winter (inverno in inglese).
Prezzo olio motore
Il cambio dell’olio motore può essere effettuato presso un benzinaio o presso officine specializzate, ma anche da soli, basta avere lo spazio e gli strumenti necessari e, soprattutto, effettuare lo smaltimento dell’olio esausto come imposto dalla legge. Per quanto riguarda la spesa relative al cambio olio bisogna tenere conto, oltre che al costo dell’olio stesso, anche a quello della manodopera effettuata dal meccanico e dello smaltimento dell’olio esausto. A queste spese si aggiunge anche la sostituzione del filtro dell’olio che varia dai 15 ai 30 euro ed infine la sostituzione della guarnizione del tappo della coppa che però vanta un costo irrisorio, ovvero meno di un euro.
Il costo dell’olio può variare di molto in base al tipo di lubrificante scelto (sintetico o semi sintetico e con additivi “long life”) e ovviamente dalla quantità utilizzata, considerando che per i vari modelli di auto sono necessari differenti quantità di litri, anche se in generale una vettura utilizza 5-6 litri di olio. Il tipo di olio da utilizzare è indicato sul libretto di uso e manutenzione dell’auto ed il prezzo al litro è di circa 10 euro. Quindi, se ci si affida ad un professionista, la sostituzione dell’olio può vantare un costo compreso tra i 100 e i 150 euro.