Viene inaugurata la fase di sperimentazione per l’utilizzo urbano della micromobilità elettrica. Fornite i principi generali per l’utilizzo di monopattini, hoverboard, monowheel e segway.
In data 4 giugno 2019 è stato firmato un decreto ministeriale dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli che attua la legge di bilancio 2019, e che regolamenta la nuova micromobilità elettrica. Di cosa si tratta? Sono stati delineati i principi generali e le regole di dettaglio per l’uso e i requisiti alla circolazione di mezzi come monopattini, hoverboard, monowheel e segway. L’oggetto riguarda anche le aree di sperimentazione nelle quali utilizzare questi mezzi.
La sperimentazione parte subito da questa estate: i comuni italiani che aderiranno sono obbligati ad un regime di pubblicità, quindi sono chiamati ad una “campagna di informazione della sperimentazione in atto nel proprio territorio in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel proprio centro abitato, destinate allo scambio modale quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, autostazioni”. Ovviamente dovranno essere installate anche segnaletiche specifiche indicanti le zone accessibili alla micromobilità.
Nel caso in cui monopattini, hoverboard, monowheel e segway vengano utilizzati per un noleggio condiviso, devono essere definite delle aree di sosta per evitare l’intralcio di marciapiedi e aree pedonali. Viene evidenziato anche l’obbligo da parte dei comuni, sempre nel caso del noleggio condiviso, di una adeguata copertura assicurativa. Le aree per la sperimentazione sono state adocchiate nelle: aree pedonali, piste ciclabili e pedonali, piste ciclabili con corsia riservata e strade con limite di velocità fissato a 30 km/h.
Nelle aree pedonali si possono utilizzare tutti questi mezzi, purché abbiano un dispositivo che blocca la velocità massima ai 6 km/h. Nelle altre zone elencate si potranno utilizzare solo monopattini e segway, ammesso che abbiano un limitatore di velocità a 20 km/h. I Comuni potranno anche stabilire se confermare queste limitazioni o aumentarle, infatti ad essi è consentito usare un margine di discrezionalità e di autonomia decisionale, per tanto potrebbero vietare a proprio piacimento l’utilizzo di una o più tipologie di veicoli. La sperimentazione avrà una durata da uno a due anni.