Il terremoto in Giappone rallenta la folle corsa dei prezzi, scatenata le scorse settiamane dalle crisi politiche del Nord Africa.
Il terremoto in Giappone rallenta la folle corsa dei prezzi, scatenata le scorse settiamane dalle crisi politiche del Nord Africa.
Dopo un’eccezionale salita dei prezzi in seguito alla crisi politica della Libia e del Marocco, pare che i prezzi di benzina e gasolio si siano stabilizzati al picco di 1,559-1,568 euro/l per la verde, forse pronti a calare nei prossimi giorni.
Sui mercati internazionali, in due giorni le quotazioni di benzina e gasolio sono scese rispettivamente a 946 ed a 990 dollari a barile, pare in conseguenza dei tragici fatti di cronaca relativi al Giappone. In Italia i maggiori ribassi si evidenziano per i distributori no-logo, che in media arrivano ad offrire un litro di benzina a soli 1,472 euro ed uno di gasolio a 1,394. Ad ogni modo i prezzi rimangono particolarmente alti, sfiorando l’1,57 di prezzo medio di un litro di benzina presso i distributori Q8.
Complessivaente il caro benzina è quantificabile su base annuale in un aumento superiore all’11%, che raggiunge per il gasolio un valore record di +18,1%. E’aumentato del 25% pure il prezzo del GPL, che rimane comunque su valori medi compresi fra 0,793 e 0,798 euro/litro.