Scompare a 80 anni Vittorio Ghidella, l’ingegnere piemontese padre della celebre Uno, ma anche di Thema, Delta, Croma e Tipo.
Scompare a 80 anni Vittorio Ghidella, l’ingegnere piemontese padre della celebre Uno, ma anche di Thema, Delta, Croma e Tipo.
Vittorio Ghidella è scomparso qualche giorno fa, ma la notizia è stata diffusa solo oggi, all’età di 80 anni a seguito di una malattia che lo affliggeva da lungo tempo. Se ne quindi va un pezzo della storia Fiat, visto che l’ingegnere e collaudatore piemontese, entrato nel Lingotto nel 1979, ha messo il suo nome sui modelli che negli anni Ottanta hanno fatto grande la Fiat: dalla gloriosa Uno alla Croma (l’auto delle istituzioni di quegli anni), dalla Lancia Delta alla Thema, senza dimenticare la Fiat Tipo e l’Autobianchi Y10.
Ghidella è stato senza ombra di dubbio uno dei protagonisti del successo della casa del Lingotto di allora (ricoprì il ruolo di amministratore delegato). Voluto fortemente dall’avvocato Gianni Agnelli, fu uno dei primi a ipotizzare per Fiat una strategia industriale fatta di alleanze con altri gruppi automobilistici. Suo il tentativo di stringere una partnership con Ford, poi naufragata, che avrebbe potuto cambiare lo scenario del mercato delle 4 ruote, in Europa e non solo.
Proprio la sua visione aziendale però lo mise in contrasto con altri uomini Fiat, primo fra tutti Cesare Romiti. Uno scontro che lo portò nel 1988 a lasciare il Lingotto e a cimentarsi in altri progetti industriali sempre nei pressi di Torino. Col passare degli anni Ghidella uscì definitivamente dalla scena industriale per ritirarsi infine a vita privata a Lugano.
Oggi, quell’ingegnere taciturno che seppe anche essere vicino agli operai nei difficili anni 70 della contestazione, viene ricordato come un grande appassionato di auto, mente fervida e dotato di grandi competenze tecniche – studiò ingegneria meccanica al Politecnico di Torino – che appunto gli permisero di salvare la Fiat all’inizio degli anni ’80.