Ad Alghero, un turista si è visto applicare una sanzione di 41 euro perché ha lasciato i vetri aperti alla sua auto in sosta (art. 158 CdS). Per evitare di pagare multe e di trovarsi l’abitacolo surriscaldato, ecco alcuni consigli.
Il caso ha del clamoroso, per quanto perfettamente “in regola” con le disposizioni del Codice della Strada: un automobilista si è visto elevare, dalla Polizia locale, contravvenzione per avere lasciato aperto un finestrino della propria vettura. Un comportamento che, agli occhi dei vigili di Alghero, è immediatamente balzato agli occhi come “mancata precauzione” per impedire che altri possa penetrare all’interno del veicolo ed arraffare ciò che vi è custodito. O, peggio, impossessarsi dell’autovettura “tout court” e lasciare il proprietario con un palmo di naso. Come, in effetti, il protagonista della vicenda accaduta in questi giorni è rimasto. Ma per ben altro motivo.
Non ha agito con cautela: multato
Secondo la Polizia locale della celebre cittadina della Gallura, il turista che ha lasciato aperto il finestrino della propria auto in sosta avrebbe commesso un atto che collide con quanto precisa l’art. 158 del Codice della Strada in materia di norme di comportamento nella fermata e nella sosta dei veicoli: secondo il comma 4, “Durante la sosta e la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso”.
Dunque, nel caso degli autoveicoli: freno a mano inserito, “via” le chiavi dal quadro e porte chiuse a chiave (e, se la strada è in pendenza, ruote anteriori sterzate dal lato opposto del centro della strada, marcia – “prima” o “retro” – inserita; e, qualora sia necessario, una pietra od un cuneo di legno o di plastica sistemati sotto una delle ruote posteriori). Il rischio, che nel caso del turista multato ad Alghero si è concretizzato, è di vedersi comminata una sanzione amministrativa che, per i proprietari di autoveicoli lasciati in fermata od in sosta senza che si siano adottate tutte le Cautele che evitino incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il consenso” del conducente, va da un minimo di 41 euro (appunto, l’importo minimo applicato nell’episodio assurto in questi giorni alle cronache nazionali) ad un massimo di 168 euro.
La multa è di 41 euro
Nel “caso di Alghero”, dunque, la brutta sorpresa per l’automobilista “incauto”, che gli è costata una contravvenzione di 41 euro, non ha tuttavia nulla da eccepire agli effetti di ciò che il Codice della Strada dispone. Detta in soldoni: i vigili altro non hanno fatto se non applicare il CdS.
Si obietterà che l’episodio sia legato alla particolare condizione meteorologica nella quale tutta l’Europa si trova alle prese in questi giorni: una ondata di eccezionale calura che tutto potrebbe suggerire, meno che lasciare i finestrini della propria vettura completamente chiusi nelle soste (specie se brevi).
Lasciare l’auto in sosta nelle giornate estive: alcuni consigli
Al di là di cosa prescrive il Codice della Strada in merito alle corrette modalità di sosta dell’autoveicolo – che, lo ricordiamo, rientrano nelle “Opportune cautele” che l’automobilista deve sempre ricordarsi di mettere in pratica per “Impedire l’utilizzo del veicolo senza il suo consenso” -, è chiaro che il problema dell’auto in sosta necessita di una serie di chiarimenti e precisazioni. E, perché no?, di consigli. Particolarmente utili in questi giorni di grande caldo. È in effetti facile pensare di lasciare la propria vettura in sosta, anche soltanto per pochi minuti, con i finestrini aperti, in modo da aiutare l’aria a “girare” all’interno. Tuttavia, esistono delle precauzioni che è bene tenere in mente per lasciare l’auto in tutta sicurezza ed evitare che l’abitacolo si surriscaldi. Una condizione parallela a quella che chiunque mette in pratica per proteggersi dal caldo e dal sole estivo: in questi casi, si utilizzano le creme solari, si mettono in pratica accorgimenti più volte ribaditi dai medici (non esporsi al sole nelle ore più calde, evitare cibi pesanti e bevande troppo fredde e/o gassate, tenere sotto controllo l’idratazione del corpo).
Cercare di evitare l’esposizione diretta al sole
Per la vettura, e per non correre il rischio di entrare in un abitacolo surriscaldato (le temperature, all’interno delle auto, possono facilmente raggiungere e superare 60 gradi), è preferibile – sembra ovvio, ma giova ripeterlo – cercare, per quanto possibile, un parcheggio che non sia totalmente sotto il sole. Un po’ all’ombra, dunque: perciò, “via libera” ad aree coperte, tettoie, autosilos, parcheggi seminterrati. “Un po’ meno” bene, per un discorso essenzialmente pratico, cercare per la propria vettura un riparo sotto un albero: la stagione calda favorisce, in molte piante, la produzione di resine che potrebbero rovinare la carrozzeria. Allo stesso modo, gli uccelli non evitano, durante l’estate, l’espletamento delle proprie funzioni corporali. Con questo accorgimento, a guadagnarne non è soltanto il mantenimento di una certa frescura nell’abitacolo, ma anche la carrozzeria dell’autovettura, che oltre a surriscaldarsi sotto il sole non viene interessata, appunto, né dalle resine degli alberi né dal guano dei volatili.
Occhio alle ore della giornata
Dal ragionamento precedente un’ulteriore indicazione: attenti alle ore della giornata. Tenuto conto che, in base al momento in cui si cerca un parcheggio per la propria auto, le zone d’ombra mutano nell’arco del giorno, può benissimo accadere che un posto auto riparato al mattino sia, per converso, totalmente esposto al sole nel pomeriggio. Meglio, quindi, cercare una zona in cui l’ombra sia garantita quantomeno durante le ore più calde.
In sosta sotto il sole: “dietro” è meglio che “davanti”
È altresì importante considerare la posizione in cui si lascia la propria vettura in sosta. Ciò, si badi bene, non è così scontato come potrebbe apparire ad una prima occhiata: se è vero che in estate, nelle grandi aree urbane, le aree di parcheggio sono un po’ più accessibili rispetto ad altri periodi dell’anno “grazie” a tutti quelli che vanno in vacanza, è altrettanto vero che nelle località di villeggiatura e nelle città d’arte, strapiene di turisti e vacanzieri, trovare un parcheggio può risultare molto difficile. La posizione della vettura, almeno, è potenzialmente in grado di aiutare l’automobilista a limitare gli effetti del calore nell’abitacolo. Qualora sia possibile, un buon accorgimento può essere il parcheggiare l’auto con la zona posteriore del veicolo rivolta verso il sole, anziché il “muso”. Spesso, il lunotto è di dimensioni considerevolmente ridotte rispetto al parabrezza; ed inoltre i montanti posteriori (molte volte di un certo spessore), aiutano a limitare l’innalzamento della temperatura dell’abitacolo.
Parasole e tendine: tanto economici quanto utili
Costano pochi euro, proteggono tanto. Sono i parasole da applicare all’interno del parabrezza, reperibili presso qualsiasi negozio di autoricambi, nella stragrande maggioranza delle stazioni di servizio ed in pressoché tutti i negozi “low cost”. Ve ne sono di molti tipi: in cartone colorato o in plastica con una parte rifrangente; decorati oppure più semplici. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: ed il vantaggio, utilizzando il parasole, è di evitare che il cruscotto, il volante ed i sedili anteriori si surriscaldino se si è costretti a lasciare l’auto al sole. Analogamente, i finestrini laterali ed il lunotto possono essere schermati con apposite tendine, di tipo avvolgibile oppure, più semplice, applicabili tramite ventose (particolarmente utili, va detto, per proteggere i bambini dal sole durante i viaggi in auto).Queste semplici soluzioni, oltre ad evitare che l’interno delle vetture si surriscaldi durante le soste al sole, presentano anche il vantaggio di evitare che plastiche e pelle dei rivestimenti possano, a lungo andare, rovinarsi.
Protezione ancora più accurata con un telo copriauto
Per un grado di protezione ancora più accurato, si può sempre tenere un telo copriauto a portata di mano, anche perché non tutti gli automobilisti possono contare su un box o un parcheggio coperto. In questo caso, tuttavia, la variabile da tenere in considerazione è legata al tempo che si impiega a mettere, o togliere, il telo, il quale peraltro, una volta ripiegato, occupa un certo spazio nel vano bagagli (sebbene non moltissimo, nella maggior parte dei casi). Altrettanto da considerare è il fatto che, a lungo andare, a causa del continuo metti-leva del telo sulla vettura, possono venirsi a creare dei micrograffi sulla carrozzeria.
Vanno bene anche vecchie lenzuola, a patto che siano in tinte chiare
Fermo restando che durante l’estate è sempre consigliabile procedere con maggiore frequenza ai lavaggi della vettura (mai nelle ore più calde, però; e mai sotto il sole così come a carrozzeria “calda”!), che oltretutto aiutano a proteggere meglio il corpo vettura dall’azione degli agenti esterni (moscerini durante i viaggi, salsedine o resina durante le soste vicino al mare o sotto gli alberi), in mancanza di meglio si può fare affidamento su economicissime – e quanto mai pratiche – vecchie lenzuola, meglio se di colore bianco o chiaro: non saranno il massimo dell’eleganza, ma se si è costretti a lasciare la vettura sotto il sole per qualche ora risultano di grande aiuto, se collocate ai vetri, dietro il parabrezza e il lunotto, così come a copertura dei sedili.