Raggiunto l’accordo che porterà la Fiat ad assumere il 46% di Chrysler, per arrivare al 51% entro il 2011. Soddisfatti Elkann e Marchionne.
Raggiunto l’accordo che porterà la Fiat ad assumere il 46% di Chrysler, per arrivare al 51% entro il 2011. Soddisfatti Elkann e Marchionne.
Accordo raggiunto tra Fiat, Chrysler e gli altri soci per l’esercizio della “Incremental Equity Call Option” sul 16% dell’americana. Questa verrà esercitata dalla Casa del Lingotto che si avvicina così ad acquisire la maggioranza assoluta della casa di Detroit (con la nuova quota arriverà al 46%). Il prezzo complessivo dell’operazione previsto dall’accordo è di un miliardo e 268 milioni di dollari.
L’intesa prevede che Fiat possa esercitare per intero la call option in maniera subordinata e contestuale al rifinanziamento del debito che Chrysler possiede nei confronti dei governi statunitense e canadese, a seguito del salvataggio operato nel 2009, da portare a termine nel secondo trimestre del 2011.
Entro giugno quindi il gruppo torinese aggiungerà una nuova quota azionaria e arriverà al 46%, per poi aggiungere un ulteriore 5% entro fine anno, come previsto da contratto, raggiungendo l’importate traguardo del 51% del capitale.
Per il presidente della Fiat, John Elkann, si tratta di un’operazione che «segna una tappa storica per Fiat e Chrysler, ed è per noi motivo di grande soddisfazione ed orgoglio. Insieme a Chrysler Fiat darà vita ad un gruppo automobilistico più forte, con una gamma completa di prodotti, presente su tutti i mercati del mondo e capace di competere con chiunque», aggiungendo poi che «nel corso degli ultimi anni Fiat e Chrysler hanno saputo lavorare fianco a fianco, con impegno e rispetto reciproco».
Soddisfatto anche l’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne che ritiene questo passo «fondamentale verso il completamento di quel grande disegno di integrazione tra Fiat e Chrysler, iniziato meno di due anni fa, che porterà alla creazione di una casa automobilistica globale. Abbiamo scelto di stringere i tempi il più possibile, per accelerare la nascita di un gruppo unico che possa trarrre benefici dallo sviluppo congiunto delle rispettive attività internazionali». Per il manager «Chrysler sta seguendo uno straordinario cammino di ripresa, a livello industriale ed economico, e la Fiat è pronta ad assumerne il controllo, per rendere il legame ancora più stabile e più forte, nell’interesse di entrambe» .