Tra pochi giorni lascerà l’ospedale e inizierà un’intensa riabilitazione per tornare in pista.
Tra pochi giorni lascerà l’ospedale e inizierà un’intensa riabilitazione per tornare in pista.
Robert Kubica torna a casa: il pilota polacco ha terminato il suo periodo di degenza per riprendersi dallo spaventoso incidente di rally che due mesi fa lo aveva ridotto in fin di vita. Non è ancora stata decisa una data, ma è certo che lascerà l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure tra pochi giorni con la voglia matta di riprendersi il volante della sua Lotus-Renault.
“Inizio a sentirmi meglio – ha riferito Kubica – il percorso riabilitativo sta andando nella giusta direzione e lo dico perché la mia forza e il mio peso stanno aumentando giorno dopo giorno. Questo significa che fra qualche giorno me ne andrò dall’ospedale Santa Corona . Non posso dirvi quando di preciso, ma spero di potercela fare nel giro di una decina di giorni”.
Parole cariche di speranza ed ottimismo, due fattori necessari per guardare al futuro e ad un ritorno nel circus iridato, un rientro auspicato da tutti i tifosi che non lo hanno mai abbandonato. “Devo ammettere – aggiunge Kubica – che sono stato travolto dall’affetto dei tifosi e questo mi ha davvero aiutato molto. Non avevo idea di quante persone mi volessero bene. Questo mi spinge a voler dare ancora il massimo una volta che sarò tornato in pista. Sono in contatto costante con il team, che mi invia dei report costanti su quello che accade in gara. Sono informato su tutto. La macchina va bene, me ne ero già accorto nei test di febbraio a Valencia. Non vedo l’ora di tornare“.
Per farlo però, Kubica avrà bisogno di tornare in forma e di riabilitare la mano martoriata nell’incidente e miracolosamente tornata a funzionare. “La mobilità della mano è limitata – racconta Kubica – ma è abbastanza normale in situazioni di questo tipo perché il muscolo del braccio è ancora troppo debole per poter sopportare questi sforzi. Ma tutto migliora giorno dopo giorno. Appena uscirò dall’ospedale andrò a casa a Monaco per riposarmi, anche se solo per qualche giorno. Poi tornerò in Italia per farmi curare nelle strutture del dottor Ceccarelli, dove inizierò la parte più intensa della riabilitazione, compreso un leggero programma di allenamento. Tutto procederà molto gradualmente”.