La Commissione trasporti ha approvato all’unanimità le proposte di riforma del Codice stradale: ecco le prossime novità allo studio
La Commissione trasporti ha approvato all’unanimità le proposte di riforma del Codice stradale: ecco le prossime novità allo studio
.
Pugno di ferro del Governo contro la guida in stato di ebbrezza. E si tratta di un pugno ancora più duro, perché inasprisce le già severe sanzioni nei confronti di chi viene pizzicato al volante di un veicolo, dopo aver alzato il gomito oltre il consentito. Inoltre, c’è un capitolo dedicato a norme più dure contro i limiti di velocità.
Questo, detta in soldoni, è un riassunto della bozza di modifica del del Decreto legge in esame dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli e già approvata in Commissione Trasporti, che introduce nuove, e più severe, sanzioni.
Un Decreto che, se verrà approvato dalla Camera, come detto renderà ancora più pesanti le sanzioni riguardo alla guida in stato di ebbrezza, minore possibilità di opporre ricorso contro le contravvenzioni e una maggiore severità nel restituire i punti della patente persi.
Il promo inasprimento prevede il periodo di arresto per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro nel sangue o sotto l’effetto di stupefacenti, che passa dagli attuali tre a sei mesi.
Una novità per i neopatentati: per i guidatori al di sotto dei 21 anni, è previsto il divieto assoluto di guidare sotto l’effetto di alcol. Una sorta di introduzione di un “tasso alcolemico zero”, che riguarderà anche chi si trova alla guida per lavoro (autisti, autotrasportatori, taxisti).
Altra novità, che riguarda una pena alternativa al carcere, è la possibilità che l’arresto venga mutato in un affidamento ai servizi sociali, per svolgere attività preferibilmente nel campo dell’assistenza alle vittime della strada e alle loro famiglie, come recita il testo.
Il testo, inoltre, dispone una maggiore severità anche nell’elenco delle infrazioni che fanno perdere punti alla patente, e nei casi della sua revisione. Ad esempio, incarica i medici di famiglia, qualora gli assistiti riportino patologie che ne potrebbero portare degli impedimenti alla guida, a darne notizia entro 48 ore al Ministero dei Trasporti, il quale può disporre la revisione della patente.
Revisione cui il titolare è sempre soggetto in caso di incidente che avra causato un grave trauma cranico o un coma della durata superiore a 48 ore: in questo caso, a dare comunicazione dello stato dell’infortunato sono i dirigenti medici dei reparti ospedalieri di ricovero.
Multe più elevate anche per l’eccesso di velocità: per il superamento dei limiti massimi da 40 a 60 km/h, la contravvenzione passa da 370 a 500 euro (al minimo) e da 1458 a 2000 euro (nella misura massima), con in più la sospensione della patente da tre a sei mesi. Per il superamento dei limiti di più di 60 km/h, la sanzione è stata portata a 3200 euro.
Le proposte per i neopatentati
Ma il nuovo testo indica una maggiore severità nel controllo dei neopatentati. Iniziando dai limiti di velocità da non superare, nel primo anno di patente B, il principiante non potrà superare il limite di 90 km/h in autostrada (finora questo limite è di 100 km/h) e di 70 km/h nelle strade extraurbane principali (ad oggi, il limite è di 90 km/h).
Un piccolo innalzamento nella potenza massima delle vetture che potranno essere condotte dai principianti: nel nuovo testo del Decreto, il limite di 50 kW/t è portato a 55 kW/t. Una interessante novità riguarda proprio i neopatentati: per loro, infatti, potrebbe entrare in vigore la “guida accompagnata”, una sorta di foglio rosa che potrebbe essere conseguito già a 17 anni.
L’allievo, comunque già in possesso della patente A per le moto, potrà fare esperienza di guida, se accompagnato da un passeggero che abbia la patente da almeno 10 anni, e comunque dopo aver seguito almeno 10 ore di guida in autoscuola (e, fra queste, almeno 4 in autostrada o strada extraurbana principale e 2 in guida notturna).
La “guida accompagnata”, un provvedimento molto discusso negli anni scorsi e che ha dato buoni risultati all’estero, sarebbe dunque un buon mezzo per fare esperienza al volante prima dei 18 anni.
A proposito di questa novità, il testo prevede anche nuove regole per le autoscuole: criteri più severi nella formazione degli istruttori e nuove disposizioni nelle lezioni di guida.
Potrebbero, infatti, entrare in vigore lezioni obbligatorie in autostrada e nelle ore notturne, con istruttori qualificati. E, prima del foglio rosa, potrebbe essere introdotto un pre-esame di teoria.
Per una maggiore chiarezza nella dinamica degli incidenti, potrebbe entrare in vigore il montaggio, all’interno dei veicoli, di una “scatola nera” contenente dei dispositivi elettronici per la registrazione dei dati che servano a ricostruire la condotta di guida al momento di un incidente.
Fra le altre modifiche contenute nel testo, anche il rafforzamento dei progetti di educazione stradale nelle scuole e nuovi criteri nella ripartizione dei proventi delle contravvenzioni, che verrebbero destinati a interventi per la sicurezza stradale o per aumentare le dotazioni delle forze di polizia (ammodernamento della segnaletica, acquisto di nuove auto).