Un’indagine effettuata da un’organizzazione internazionale ha mostrato che in Italia sono in calo i km percorsi mediamente da ogni auto.
Un’indagine effettuata da un’organizzazione internazionale ha mostrato che in Italia sono in calo i km percorsi mediamente da ogni auto.
Uno studio effettuato dall’Icdp, un’organizzazione internazionale attiva nel campo delle ricerche e della consulenza nel settore dell’automotive, mostra che sono in costante calo i chilometri percorsi mediamente dalle vetture in circolazione in Italia. Sarà il prezzo della benzina o del traffico sempre più congestionato, fatto sta che ogni auto percorre sempre meno strada e sempre meno ne percorrerà nel futuro: dai 12.000 km “macinati” nel 2010 si scenderà gradualmente fino agli 11.000 del 2015, in base ai dati che qui sono stati raccolti dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell’Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici (Airp).
I dati presenti e futuri sono stati confrontati con quelli di altri Paesi europei, dando risultati sorprendenti: in Francia, le previsioni sono simili a quelle del Bel paese; in Germania, invece, i dati mostrano un chilometraggio medio per auto solo in leggero calo: da poco più di 12.000 km nel 2010 a poco meno di tale soglia nel 2015. Controtendenza il Regno Unito: ciascuna vettura registrata qui ha percorso 13.000 km nel 2010 e ne percorrerà 13.500 nel 2015.
Oltre al prezzo del carburante sono gli altri mezzi di trasporto a fare concorrenza alle auto: nonostante quest’ultima resti il mezzo preferito e più utilizzato (90,4% delle preferenze), mezzi pubblici, scooter e bici guadagnano campo, oltre all’aereo e al treno. C’è poi la diffusione sempre maggiore della seconda auto, visto che il numero di immatricolazioni totali è in crescita.
Interessante poi vedere come sono cambiati i mezzi di trasporto degli italiani in appena 4 anni: in base ai dati Istat, elaborati da Airp, nel 2007 nel 65,4% dei casi era l’auto a essere utilizzata per spostamenti di lavoro o di vacanza contro il 14,5% dell’aereo. Nel 2010, tali percentuali sono cambiate: 64% l’auto e 17% l’aereo. Ma il grande balzo per le 4 ruote è avvenuto di recente, basti pensare che nel 2009 la percentuale di utilizzo era del 65,6%.