Sono entrate in vigore in Brasile le barriere non tariffarie sull’import di auto e di componenti. Ora sarà più lungo avere la licenza.
Sono entrate in vigore in Brasile le barriere non tariffarie sull’import di auto e di componenti. Ora sarà più lungo avere la licenza.
Il governo brasiliano ha deciso di varare una legge che pone delle barriere non tariffarie sull’import di auto e di componenti al fine di proteggere le aziende manifatturiere del Paese, in seguito alla rivalutazione del Real che ha raggiunto il massimo da 10 anni a questa parte, rendendo meno competitivi i prodotti fabbricati in loco.
Si prevede che questa misura colpirà soprattutto gli acquisti da Giappone, Corea del sud, Messico e Stati Uniti. Le licenze per importare veicoli avranno tempi più lunghi per il rilascio – si parla di un periodo di circa 2 mesi – mentre prima era concessa in maniera quasi automatica.
A “non ridere” è anche – o soprattutto – l’Argentina, che da sola gestisce la metà del volume totale delle componenti che entrano in Brasile per poi essere vendute alle case auto. In precedenza proprio l’Argentina era stata accusata da Brasilia si ritardare intenzionalmente le importazioni di tutti i prodotti dal Paese vicino. Insomma: se non è una ritorsione, poco ci manca anche perché Buenos Aires è il maggior fornitore di componenti auto.
Resta da capire se in questo freno all’import, che è entrato in vigore questa settimana, rientrino tutte le parti di ricambio delle auto o solamente alcune. Si pensa che nelle prossime settimane saranno rese note ulteriori informazioni al riguardo.