Uno studio commissionato dalla Direct Line tratteggia un impietoso ritratto degli automobilisti tricolori: nervosi, menefreghisti e negligenti
Uno studio commissionato dalla Direct Line tratteggia un impietoso ritratto degli automobilisti tricolori: nervosi, menefreghisti e negligenti
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C’è chi d’abitudine lascia la propria auto in doppia fila se ha necessità di una commissione veloce. Chi non si fa scrupoli nel “rubare” il parcheggio appena adocchiato da un altro automobilista; chi, preso da “senso di solidarietà” nei confronti del prossimo, prima di parcheggiare (male, o in sosta vietata, o in doppia fila) si preoccupa di assicurarsi che la sua auto non dia fastidio alla circolazione. Chi si innervosisce al primo semaforo rosso, e chi ammette di accostarsi troppo, in marcia, alla vettura che precede, non rispettando la distanza di sicurezza.
Tutto questo, un piccolo “bestiario dell’automobilista”, è frutto di una indagine effettuata tra gli automobilisti italiani commissionata all’Istituto di ricerche Nextplora e resi noti, in questi giorni, dal Centro Studi e documentazione della compagnia assicurativa Direct Line.
Nel sondaggio, il dato più evidente è rappresentato dal 65% di automobilisti che non si fanno problemi nel parcheggiare la propria auto in seconda fila per le commissioni veloci (fra questi, il 47% ha dichiarato di farlo, ma di assicurarsi che questo “abuso” non blocchi o renda complicato il passaggio di altre auto; il 12% dice di posteggiare in doppia fila ma in una posizione tale da tenere sempre sott’occhio la vettura, il 3% ammette di fermarsi dove capita, ma di farlo inserendo le quattro frecce o lasciando un biglietto con i propri recapiti per un rapido spostamento dell’auto).
Se il parcheggio si trova, tutti felici? Non proprio: qualcuno ci rimane male. Si tratta di quel 7% che se lo vede rubare da sotto il naso da parte di automobilisti senza scrupoli che si infilano nel parcheggio e se ne infischiano di chi l’aveva visto prima.
E gli automobilisti italiani, fedeli alla loro natura focosa, dimostrano una competitività da Formula 1 al semaforo: il 27% dei nostri connazionali al volante, infatti, ammette di suonare il clacson quando, in attesa del verde, le vetture che precedono tardino a muoversi.
L’autostrada, che per molti automobilisti costituisce un valido surrogato della pista, vede il 63% degli intervistati dediti al sorpasso “cieco” (vale a dire senza avvisare con il lampeggio degli abbaglianti la vettura che sta per essere superata). Peggio va per quel 4% che ammette di avvicinarsi troppo all’auto che sta davanti, con buona pace della distanza di sicurezza.
Quanto ai comportamenti esteriori, di fronte ad un altro automobilista che taglia la strada o che effettua un sorpasso azzardato, il 27% dichiara di innervosirsi ma di riuscire a contenere la propria arrabbiatura; il 27% suona il clacson oppure lampeggia con gli abbaglianti per esprimere il proprio dissenso; un buon 13% , infine, si lascia andare ad insulti e imprecazioni.
Insomma, si salvano ben in pochi. E’ il sondaggio, bellezza.