Fiat ha confermato tutti i suoi obiettivi fino al 2014: scalata in Chrysler, nuovi modelli e Alfa Romeo in Usa. E per il 2011 utile a 300 milioni.
Fiat ha confermato tutti i suoi obiettivi fino al 2014: scalata in Chrysler, nuovi modelli e Alfa Romeo in Usa. E per il 2011 utile a 300 milioni.
Mentre si avvia al termine il primo semestre del 2011, Fiat conferma gli obiettivi prefissati per l’anno in corso: al 31 dicembre, gli utili raggiungeranno i 300 milioni di Euro a fronte di un fatturato che si aggirerà sui 37 miliardi e un indebitamento netto industriale che è stato valutato tra 1,5 e 1,8 miliardi.
Confermato anche l’obiettivo di produzione di 6 milioni di auto nel 2014 insieme a Chrysler, 300.000 delle quali potrebbero prendere la strada della Cina dove il Lingotto punta a crescere insieme e più degli altri marchi internazionali, arrivando a una quota di mercato del 2%, inferiore a quella che raggiungerà in India, dove punta a vendere 130.000 vetture in un anno. I dati sono stati confermati a Londra nel corso di un incontro con alcuni investitori per valutare l’emissione di un nuovo bond.
Continuerà la scalata del Lingotto all’interno della Casa di Detroit, fino a rinsaldare la maggioranza assoluta già raggiunta il mese scorso dopo il rimborso del debito con i governo di Usa e Canada. Come anticipato nel piano strategico valido fino al 2014, queste sono mosse fondamentali per espandersi a livello geografico in altre aree del mondo in attesa di proseguire l’acquisto di nuove quote in Chrsyler, fino ad arrivare al 70%.
Per quanto riguarda le vetture, verrà avviata la produzione della nuova Fiat Panda a Pomigliano d’Arco, quella di un SUV a Mirafiori e quella di una nuova Maserati nel sito della ex Bertone (vicino a Torino), in attesa di dismettere (alla fine di quest’anno) il plant di Termini Imerese, ritenuto antieconomico.
Per quanto riguarda le auto del Biscione, è previsto il ritorno in nord America di Alfa Romeo, i cui prodotti saranno commercializzati attraverso la rete di vendita Chrysler. Confermato anche l’arrivo di una nuova Ferrari ogni anno.