Anche nel Gran Premio della Cina i due piloti Mercedes si sono piazzati sui gradini più alti del podio, con Vettel a seguire.
Anche nel Gran Premio della Cina i due piloti Mercedes si sono piazzati sui gradini più alti del podio, con Vettel a seguire.
Circuito di Shangai, Gran Premio della Cina 2015, metà gara. Due Mercedes al comando, seguite dalle due Ferrari e più lontane dalle due Williams. Team radio dal box della “rossa” di Maranello: “Sebastian, puoi andare un po’ più forte…” gli chiede il suo ingegnere…”Ma veramente, sono al limite…” è la risposta. “Allora box, box, box” è il comando che gli viene dato, cercando una estrema tattica, quella di montare prima di tutti le gomme intermedie.
Alla Mercedes ovviamente non aspettavano che questa mossa e rispondono in maniera identica, chiamando ai box i loro due piloti. Niente era successo sino a questo momento, niente succederà sino alla fine.
Il temuto degrado dei pneumatici sulle Mercedes, che si era notato nella gara precedente, è stato evidentemente superato da nuovi particolari arrivati in extremis in Cina. E così le monoposto argentee sono tornate imbattibili. Solo il capofila Hamilton si è permesso di contestare il comfort della sua Mercedes che aveva un sedile che gli scaldava troppo la schiena!
Terza gara del mondiale, terzo podio con gli stessi piloti, i due della Mercedes e Sebastian Vettel. Tredicesima doppietta per la casa tedesca, ottavo successo di Hamilton nelle ultime dieci gare disputate. Ancora nulla sembra essere cambiato.
Invece non è così. La Ferrari, che si riprometteva a inizio anno qualche podio, ora sul podio c’è costantemente, ed è l’unica che possa tenere il passo delle monoposto campioni del mondo. In più c’è anche un ritrovato Raikkonen, questa volta quarto a un soffio dal compagno Vettel, autore di una partenza molto concreta nella quale ha infilato le due Williams.
Sulla gara poco da dire. Pochi sorpassi, se si esclude la lunga battaglia tra Ricciardo ed Ericsson e qualche numero fuori ordinanza del solito Maldonado. A due giri dalla fine si ferma a ruote inchiodate la Toro Rosso di Verstappen, che stava facendo una buona gara. Intervento della safety car per spostare quest’auto, ma due giri erano troppo pochi. Così la gara si è conclusa praticamente con la bandiera a scacchi appena l’auto di sicurezza ha lasciato la pista.
Dalla Cina la F.1 si sposta in Barhein con Hamilton al comando del Mondiale con 68 punti ma con le Ferrari che inseguono sempre più competitive. E se è vero che l’asfalto della pista degli Emirati è molto più “esigente” sul piano dei consumi, sommato alle alte temperature, c’è caso che le Mercedes possano avere di nuovo problemi lasciandosi avvicinare dalle Ferrari, che sono in continua crescita.
Poche speranze per le altre squadre, che sembrano correre un’altra serie di gare. In grossa crisi le Red Bull con il solo Ricciardo a fine gara ma con diversi problemi tant’è che le Toro Rosso hanno fatto meglio. Ancora lontane da prestazioni accettabili le due McLaren per via della “power unit” Honda ancora troppo acerba. Penoso ritrovare un Alonso che si batte con Button per la quindicesima posizione. Ma i giapponesi hanno promesso novità in arrivo. Lo sperano tutti anche per rivitalizzare questa F.1 che ormai sul piano dello spettacolo interessa sempre di meno.