I prezzi dei carburanti sono in leggero calo su tutto il territorio nazionale. Ma è ancora troppo poco in rapporto agli aumenti.
I prezzi dei carburanti sono in leggero calo su tutto il territorio nazionale. Ma è ancora troppo poco in rapporto agli aumenti.
In questi giorni le principali compagnie petrolifere operanti in Italia hanno diminuito il prezzo della benzina. Non è possibile comunque parlare di vere riduzioni di prezzo, dal momento che il calo è limitato a circa un centesimo al litro. Davvero troppo poco rispetto agli aumenti degli ultimi mesi.
I dati arrivano da un monitoraggio effettuato da quotidianoenergia.it, che ha preso a campione diverse stazioni di servizio sparse sul territorio nazionale. Alle pompe Eni le tariffe sono scese di 1 cent al litro per la verde e 1,5 cent per il gasolio; agli impianti TotalErg e Tamoil, in cui il calo è stato di mezzo centesimo. Questi piccoli ribassi comprendono quasi tutti i distributori inclusi quelli cosiddetti “no logo“, dove la verde si può acquistare a 1,5 euro al litro e il gasolio a poco meno di 1,4. In calo anche il Gpl, che si è attestato intorno ai 0,75-0,76 Euro al litro.
Gli addetti ai lavori hanno riferito che questo calo generalizzato deriva dalla decisione dell’Eni di mettere sul mercato 60 milioni di barili di greggio finora immagazzinato alla voce “scorta strategica”. Questa misura ha fatto calare le quotazioni dei carburanti di quei pochi centesimi sufficienti per far risparmiare qualche euro alle famiglie italiane in partenza per le ferie. Lo sforzo è apprezzabile, ma sono ausicabili misure strutturali di controllo del prezzo e non solo “regali” occasionali.