La proposta di legge sull’omicidio stradale procede a grandi passi e dopo 25 giorni raggiunge quota 20 mila firme, ne mancano ancora 40mila.
La proposta di legge sull’omicidio stradale procede a grandi passi e dopo 25 giorni raggiunge quota 20 mila firme, ne mancano ancora 40mila.
Raggiunge quota 20 mila firme la proposta di legge popolare per introdurre nella nostra legislazione il reato di omicidio stradale promossa dall’associazione Lorenzo Guarnieri con l’approvazione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, e numerose altre associazioni tra le quali l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (Asaps), l’associazione Gabriele Borgogni e tutte quelle a cui sta a cuore la sicurezza sulle strade.
L’idea di base è di creare una «società più giusta dove chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (essendo drogato e/o in stato di ebrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile», si legge in una nota.
La raccolta di firme è stata avviata 25 giorni fa e può essere sottoscritta da chiunque semplicemente collegandosi al sito internet di riferimento, compilando il form online e inviandone conferma via email. In alternativa è possibile scaricare il modulo e inviarlo tramite posta ordinaria. Le adesioni, ad oggi 20 mila, sono complete e certificate perché complete dei documenti d’identità dei firmatari.
Oggi l’Asaps rinnova l’invito a firmare la petizione: «ci servono almeno 60.000 firme per certificare la sensibilità di tanta gente su questo argomento. Siamo sicuri che la tenacia di Stefano Guarnieri e di Stefania, papà e mamma di Lorenzo, col sostegno del sindaco Renzi, con l’impegno dell’Asaps e delle altre associazioni impegnate sul versante della sicurezza sulle strade, potrà farci raggiungere questo auspicato e importante traguardo».