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Niente multa in più se non ricordi chi guidava

Di Redazione
Pubblicato il 5 mar 2009
Così ha deciso un Giudice di pace, con una sentenza rivoluzionaria: in ballo 263 euro

Così ha deciso un Giudice di pace, con una sentenza rivoluzionaria: in ballo 263 euro

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Importante sentenza di un Giudice di pace sulla cosiddetta multa “supplementare” di 263 euro. Vediamo di che si tratta. Se il proprietario di un’auto riceve a casa una multa che prevede il taglio dei punti della patente (o la sospensione della stessa), ha due possibilità.

Uno: comunica alle Forze dell’ordine i dati di chi guidava al momento dell’infrazione; così, il punteggio verrà decurtato all’effettivo trasgressore (oppure gli verrà sospesa la patente).

Due: non comunica i dati di chi ha commesso l’infrazione; in questo caso, oltre alla multanormale” (per esempio, 370 euro per eccesso di velocità), paga anche una sanzione supplementare di 263 euro. Totale, 633 euro. Lo prevede l’articolo 126 bis del Codice della strada.

E qui sta il problema. Magari, un automobilista potrebbe davvero non ricordare a chi ha prestato la macchina con cui è stata commessa l’infrazione. Può darsi che si tratti di una vettura usata da più persone: è il caso di una famiglia con tanti patentati. Ma allora, il proprietario che non comunica i dati dell’effettivo trasgressore deve subire la multa “supplementare”? Secondo una tesi piuttosto diffusa, no: si ha diritto a non pagare i 263 euro.

Proprio basandosi su questo presupposto, un automobilista che si è visto recapitare la multa “supplementare” per non aver comunicato i dati del guidatore ha presentato ricorso (facendosi rappresentare dall’avvocato Francesco D’Agata) al Giudice di pace di Lecce. Risultato, sanzione di 263 euro annullata. Il motivo? Il proprietario dell’auto potrebbe essersi dimenticato a chi ha prestato la macchina, specie in considerazione del lasso di tempo intercorso da quando è stata commessa l’infrazione al giorno della notifica del verbale. Anzi, il comportamento del cittadino è stato diligente.

La sentenza del Giudice di pace non significa che, da ora in poi, tutte le multe “supplementari” verranno cancellate. Conta l’interpretazione che un Giudice dà della legge. Tuttavia, è un precedente importante, che può dare il via ad altre sentenze simili.

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