Nissan taglia il traguardo delle 100.000 Leaf consegnate

L’auto elettrica si sta diffondendo in maniera esponenziale. Certo, la strada per la sostituzione totale delle auto a motore termico è ancora lunga, ma intanto ci sono modelli che rappresentano delle realtà concrete e delle alternative valide alle vetture convenzionali. Una di queste è sicuramente la Nissan Leaf che ha tagliato il traguardo delle 100mila unità consegnate.

L’ultima, quella emblematica, che ha consentito al costruttore giapponese di raggiungere la cifra in questione, è stata consegnata in Spagna, precisamente a Madrid, ad una cliente che risponde al nome di Susana de Mena. “Ho trascorso due anni alla ricerca di un’auto elettrica”. Ha dichiarato. “Ero certa che sarebbe stata una Nissan! Quando ho saputo che era disponibile un nuovo modello di Nissan Leaf, non ho avuto alcun dubbio sul fatto che sarebbe stata la soluzione perfetta. Sia io che mio marito pensavamo che la qualità, il prezzo e le caratteristiche non la rendessero seconda a nessuno. Siamo consapevoli che abbiamo il dovere di rispettare e salvaguardare l’ambiente, quindi volevamo un’auto a zero emissioni. Inoltre, con un’auto elettrica possiamo entrare nel centro di Madrid, che, in alcune circostanze, è reso inaccessibile ai veicoli tradizionali”.

Parole che denotano una elevata consapevolezza sull’importanza della salvaguardia ambientale, e che evidenziano anche il grado di fiducia che Nissan ispira anche a livello di auto elettriche. Una fiducia che ha consentito al Costruttore nipponico di realizzare il modello ad impatto zero più venduto al mondo: la Leaf appunto.

Attualmente, le Leaf prodotte hanno percorso una distanza superiore ai 2 miliardi di chilometri risparmiando circa 300 mila tonnellate di Co2. Ma la cosa positiva di tutto questo è che la riduzione di agenti inquinanti è stato accompagnato da un livello di percentuale di soddisfazione del cliente pari al 92%. Nel nostro paese sono state vendute 2.500 Leaf dal lancio commerciale, ma il nuovo modello ha già raggiunto i 1.300 ordini. Un segnale di come le cose stiano cambiando anche da noi.