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Non fa abbastanza multe: licenziato un ausiliario del traffico

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 11 nov 2016
Non fa abbastanza multe: licenziato un ausiliario del traffico
Un ausiliario del traffico è stato licenziato dall'ATM in quanto troppo "permissivo".

Un ausiliario del traffico è stato licenziato dall’ATM in quanto troppo “permissivo”.

Seguire alla lettera il Codice della Strada ed erogare multe solo quando si è certi dell’infrazione (e si è al riparo da eventuali ricorsi) è costato il posto a un ausiliario del traffico. La situazione sembra paradossale, ma è quanto successo a un dipendente dell’ATM eccessivamente “permissivo”, almeno a detta dell’azienda che lo ha licenziato.

La vicenda risale alla scorsa estate e vede protagonista un ausiliario del traffico accusato di non aver assecondato le linee guida imposte dall’ATM ai propri addetti. Nella lettera di licenziamento, infatti, al dipendente è stato contestato il fatto di non aver multato delle vetture di residenti in ZTL con pass scaduto, di aver chiuso un occhio su alcuni veicoli il cui tagliando “gratta e sosta” non era completamente visibile e altri comportamenti di questo tipo.

Da parte sua, l’ausiliario si è difeso dichiarando di essersi solamente attenuto al Codice, spiegando inoltre: “noi ausiliari possiamo sanzionare solo violazioni al regime di sosta sulle strisce blu, così ho evitato di staccare contravvenzioni quando l’automobilista avrebbe avuto ragione se avvesse fatto ricorso, come per i casi dei ticket di sosta parzialmente coperti, le soste su marciapiedi o a ridosso delle strisce pedonali”.

Le sue motivazioni non sono tuttavia servite per evitare il licenziamento da parte dell’ATM, che già in precedenza aveva richiamato il suo dipendente chiedendogli una maggiore severità. Dalle parole l’azienda è quindi passata ai fatti, decidendo di far monitorare il lavoro dell’ausiliario da un controllore che ha evidenziato come in sette ore del turno lavorativo siano state quattro le multe non comminate.

Dall’essere colto in fallo al licenziamento il passo è stato scontato, ma la faccenda proseguirà adesso davanti al Giudice del lavoro, a cui spetterà il compito di accogliere o rigettare il ricorso intentato dall’ex ausiliario del traffico.

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