Non solo “la Bestia”: ecco com'é composto il corteo di Trump
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Quando il Presidente degli Stati Uniti si sposta, é un vero e proprio esercito di uomini e mezzi quello chiamato a garantire la sua sicurezza contro qualsiasi tipo di minaccia. Proteggere “Mogul” – questo il nome in codice utilizzato per identificare Donald Trump, in questi giorni a Roma – é un’operazione complessa che richiede uno spiegamento di forze imponente, tra l’altro rafforzate in seguito ai recenti attentati terroristici. Non basta la celebre limousine presidenziale, soprannominata “la Bestia”, ma é necessario un intero corteo di mezzi, agenti delle forze speciali, cecchini e una pianificazione che inizia settimane prima del viaggio ufficiale.
Un percorso studiato nei minimi dettagli
I funzionari governativi iniziano a studiare la zona interessata dal passaggio del Presidente con largo anticipo, individuando le possibili minacce, i punti critici e stabilendo le “zone rosse” (a Roma sono il Quirinale, il Vaticano e la residenza dell’ambasciatore americano a Villa Taverna). Deciso il percorso e il viaggio in dettaglio, la fase successiva é costituita dalla logistica, a pochi giorni dalla visita: tutti i mezzi che costituiranno il corteo vengono spediti utilizzando i velivoli da trasporto Boeing C-17 e Lockheed C-5 Galaxy (uno degli aerei militari piú grandi del mondo, in servizio fin dagli anni ’60).
Quando l’Air Force One atterra e il Presidente scende dalla scaletta dell’aereo, si forma quella che viene chiamata “the Bubble”, una bolla di sicurezza attorno all’uomo piú potente del mondo. Arrivato a Fiumicino, Trump é salito su un SUV Chevrolet, che viene utilizzato in alternativa alla limousine presidenziale, ma che garantisce le medesime misure di sicurezza.
La Cadillac One del Presidente
Quella che viene anche chiamata “la Bestia”, é una Cadillac che quando ospita il Presidente diventa la Cadillac One: “One” é infatti la denominazione riservata a qualsiasi mezzo di trasporto destinato al Presidente. In realta’ si tratta di un vero e proprio veicolo militare con una blindatura spessa 13 centrimenti (in acciaio temperato, titanio e ceramica) che ha peró le sembianze di una lussuosa limousine. E’ progettato per assicurare una protezione completa contro i proiettili perforanti, per dissipare l’energia dei colpi diretti e delle esplosioni di mine. L’ultima versione, in servizio da pochi mesi, vanta una blindatura maggiorata e un maggiore visibilitá verso l’esterno. Tutti i finestrini, costituiti da cinque strati di vetro e policarbonato resistenti ai proiettili perforanti, sono fissi ad eccezione di quello del guidatore, che si puó abbassare di soli 5 centrimetri. Le portiere, spesse 20 centrimenti, una volta chiuse sono a tenuta stagna e garantiscono protezione anche contro attacchi chimici, mentre gli pneumatici sono anti-foratura rinforzati in Kevlar (ma l’auto puó procedere anche solo con i cerchioni). L’abitacolo psteriore – dotato di telefono satellitare con linea diretta con il Pentagono, maschere di ossigeno e sacche di sangue per trasfusioni – é separato dalla cabina di guida da un vetro che solo il Presidente puó azionare. Ma la Bestia non é stata progettata per difendersi, é anche in grado di rispondere a una minaccia grazie a lancia lacrimogeni, lancia fumogeni e ai fucili a pompa che costituiscono la dotazione di bordo.
Un corteo con circa 70 mezzi
Oltre alla vettura che ospita il Presidente, é sempre presente una vettura gemella che serve per confondere eventuali attentatori. Il corteo standard è invece costituito da una quindicina di veicoli ufficiali degli Stati Uniti a cui si aggiungono altri mezzi per un totale di oltre settanta veicoli, a partire dalle auto e dalle moto della polizia in apertura. Quindi sono presenti le due auto presidenziali, l’auto del “secret service” e quella dedicate alle contromisure elettroniche con i dispositivi jammer per neutralizzare le reti di comunicazione. Poi il SUV degli assistenti e dei collaboratori, quello delle “teste di cuoio” e dell’Intelligence. Infine i veicoli per la protezione NBC (nucleare, biologica e chimica), quelli per i sistemi radio e per i giornalisti. A chiudere il corteo via terra c’ è un’ambulanza, a cui si aggiungono altri mezzi messi a disposizione dal Paese ospitante, in questo caso l’Italia. Per la sicurezza nei cieli, oltre alla chiusura dello spazio aereo, sono previsti un elicottero e un drone che sorvolano costantemente la zona interessata dal passaggio del Presidente.
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