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Nuovo Codice della Strada 2023: cosa cambia?

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 15 apr 2023
Nuovo Codice della Strada 2023: cosa cambia?
Vediamo quali novità in materia di circolazione e monopattini e si preparano come aggiornamento al Codice della Strada.

Cosa cambia fra le norme 2023 del Codice della Strada? Quali sono le novità allo studio del Governo in materia di aggiornamento al Codice della Strada? Avremo maggiori controlli, sulle nostre strade e autostrade, da parte delle forze di polizia? Ci sarà un inasprimento delle sanzioni, anche in relazione alle trasgressioni più frequenti (su tutte: il cellulare in mano durante la guida)? Cambieranno le multe? E per il meccanismo della patente a punti? E ancora: arriveranno nuovi obblighi, nuovi divieti e un’ulteriore regolamentazione per i monopattini?

In questo approfondimento facciamo chiarezza su quelli che potranno essere i principali contenuti-novità 2023 al Codice della Strada: un primo pacchetto di norme da inserire in un Decreto sulla Sicurezza stradale, già sui taccuini delle priorità da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e poi (verso fine anno) una riforma del CdS di portata più ampia.

Novità Codice della Strada 2023: micromobilità, sicurezza, sosta autoveicoli

Entro aprile 2023, come annunciato in tempi recenti, il ministro Salvini e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emaneranno un decreto legge ad hoc in materia di aggiornamenti al Codice della Strada. Lo step successivo punta i riflettori dell’esecutivo a dicembre di quest’anno, con una revisione organica del CdS, per poi arrivare a giugno 2024 con il nuovo regolamento di attuazione ed esecuzione.

Fra le “voci” di applicazione principali, ci saranno una serie di revisioni che riguarderanno:

  • La circolazione dei monopattini elettrici;
  • Le norme in materia di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: si potrebbe assistere ad un notevole inasprimento delle sanzioni che riguarderebbero la patente di guida e la decurtazione di punti patente;
  • Una regolamentazione più severa sui divieti di sosta, volta – in questo caso – a contrastare ulteriormente il problema delle soste selvagge delle autovetture.

Monopattini: casco e targa anche per loro

Fra le novità normative più attese, anche una più severa regolamentazione per i monopattini elettrici, la cui presenza è sempre più diffusa nelle principali città italiane anche per via dei servizi di sharing. Nel futuro, i mezzi di micromobilità potrebbero essere identificabili per mezzo di una targa specifica: proprio come altri sistemi di trasporto privato (escluse, tuttavia, le biciclette e le bici a pedalata assistita). Per i conducenti è allo studio l’obbligo di indossare il casco.

Sicurezza partecipata: le proposte al Ministero entro il 10 aprile

In ordine ad una revisione organica del Codice della Strada, che avrà il compito di aggiornare le attuali norme (vecchie di più di trent’anni: l’ultima riforma del CdS data al 1992), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti opererà congiuntamente ad altri dicasteri, in particolare il Ministero dell’Interno e il Ministero di Giustizia, oltre che naturalmente dall’esame parlamentare che si prevede di ultimare entro fine 2023.

Per questo, le Associazioni di categoria possono inviare, entro il 10 aprile, proposte e suggerimenti (una indicazione per ciascuno) all’indirizzo mail stradesicure2023@mit.gov.it .
Le novità che concorreranno alla riforma del Codice della Strada conterranno le indicazioni di immediata applicazione elencate nel decreto legge (micromobilità, guida in sicurezza, controlli più attenti sulla sosta selvaggia degli autoveicoli) e una serie di punti-chiave per la nuova strutturazione del CdS che si baserà su:

  • Semplicità e brevità, ovvero una più snella definizione delle regole di condotta per una circolazione stradale via via più sicura;
  • Chiarezza nell’applicazione della legge, cioè regole chiare e che non diano adito ad alcun dubbio o ambiguità;
  • Sanzioni giuste ed efficaci, che dovranno basarsi su “Principi di ragionevolezza, proporzionalità ed effettività”.

Vittime da incidenti stradali in Italia: i dati 2022

I dati della Polizia stradale sugli incidenti stradali che si sono verificati in Italia nel 2022, resi noti a fine gennaio 2023 e riportati da un “lancio” Ansa, parlano chiaro:

  • Incidentalità complessiva aumentata del 7,1% (sono avvenuti 70.554 incidenti contro 65.852 del 2021);
  • Incidenti mortali aumentati (1.362, ovvero +7,8%);
  • Vittime da incidenti stradali aumentate (1.489, cioè +11,1% rispetto al 2021);
  • Aumentati gli incidenti con lesioni (28.914, cioè +8,4%) e persone ferite (42.300, cioè +10,6%).

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