Omicidio stradale, presto al vaglio del Parlamento
Al via da settembre in Parlamento le discussioni per l’introduzione del reato di omicidio stradale.
Le tante, troppe stragi che quotidianamente avvengono sulle strade italiane sembrano aver convinto il mondo della politica, tanto che è stato stabilito per settembre l’inizio delle discussioni parlamentari per introdurre il reato di omicidio stradale.
A parlare di questa novità e della relativa modifica da apportare al Codice della Strada è stato il deputato del PDL e presidente della Commissione trasporti della Camera Mario Valducci, che ha discusso dell’argomento a margine dell’incontro “Sicurezza stradale, cantiere aperto” svoltosi stamane all’interno dell’evento Cortina InConTra.
Il reato di omicidio stradale non è attualmente contemplato dall’ordinamento legislativo italiano, che classifica quasi sempre le morti avvenute a causa di sinistri con dolo da parte di uno o più conducenti come omicidi colposi, lasciando di fatto per lo più impuniti anche comportamenti dalle conseguenze molto gravi. Con l’introduzione dell’omicidio stradale, però, dovrebbero entrare in vigore dei provvedimenti notevolmente più severi, dato che, per chi viene riconosciuto colpevole, si parla di una pena detentiva che va da 8 a 18 anni, di arresto in flagranza di reato e della revoca definitiva della patente (ergastolo della patente) per chi causa incidenti con lesioni gravi o morti dopo essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol o droga.
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